Il dato dell'inflazione americana di febbraio è stato inferiore alle attese a +2,80% tendenziale e anche quello Core a +3,1% è stato un po' più basso delle previsioni degli analisti, ma la reazione del mercato obbligazionario è stata modesta con il rendimento del Treasury decennale che ha chiuso la giornata in rialzo del 4,32%: il mercato obbligazionario era già salito nelle ultime settimane e il rendimento del decennale è già in linea con i tassi a breve.
Positiva la chiusura di Wall Street con l'indice SP500 che ha guadagnato lo 0,49% finendo a 5599 punti (grafico in basso) mentre il Nasdaq ha guadagnato l'1,22%. Positivi anche i mercati europei: lo Stoxx50 ha guadagnato un punto percentuale e Milano l'1,6% come Francoforte mentre Parigi ha limitato il rialzo allo 0,6%.
Tra i movimenti dei principali titoli a Wall Street da notare il +7,59% di Tesla, forse sostenuta dall'acquisto di ieri di un'auto da parte di Trump, e il +6,43% di NVIDIA. Positivi anche gli altri tecnologici a parte Apple che ha perso l'1,75% tornando sui minimi degli ultimi sei mesi.
Sono scesi ancora i titoli Value e quindi l'indice Dow Jones: Chevron cede lo 0,92% e JPMorgan lo 0,54%.
I mercati obbligazionari europei hanno chiuso in leggero rialzo con il rendimento del Bund al 2,89% e quello del BTP al 3,93%. Sul mercato dei cambi l'Euro rimane sui massimi degli ultimi mesi a 1,0890 mentre il dollaro/Yen è stabile a 148,30.
L'oro ha chiuso in rialzo a 2942 dollari l'oncia e l'argento a 33,70 dollari. Il petrolio WTI ha recuperato terreno a 67,70 dollari il barile.
Dal fronte macro oggi si attende dagli Stati Uniti il dato settimanale delle richieste di sussidi di disoccupazione e l'indice dei prezzi alla produzione di febbraio.