La settimana si apre con i mercati mercati azionari molto contrastati dopo la discesa di Wall Street della scorsa settimana: Tokyo guadagna lo 0,34% mentre Hong Kong perde l'1,85% dopo il dato debole dell'inflazione cinese di febbraio. Gli indici europei aprono in rialzo dello 0,20% mentre i futures sugli indici americani perdono lo 0,75%.
Il tema principale rimane l'incertezza sulle decisioni dell'Amministrazione Trump in tema di dazi commerciali.
Il dato di venerdì della disoccupazione americana di febbraio è stato abbastanza in linea con le attese con 151 mila nuovi occupati contro i 125 mila di gennaio e il tasso di disoccupazione è salito al 4,1% dal 4,0%. Non si è visto ancora un impatto dei licenziamenti nella pubblica amministrazione visto che la diminuzione di 10 mila posti di lavoro a livello federale è spiegata più che altro dal blocco delle assunzioni in attesa di un chiarimento dello scenario.
L'indice SP500 ha chiuso in rialzo dello 0,55% finendo a 5770 punti (grafico in basso) con i principali titoli tecnologici contrastati, visto che Microsoft ha perso lo 0,96% e Amazon lo 0,72% mentre NVIDIA ha guadagnato l'1,92% e Apple l'1,59%. Debole ancora il settore bancario con JPMorgan che ha perso l'1,73% mentre ha recuperato terreno il settore energia con Chevron a +2,22% nonostante il petrolio abbia chiuso ancora debole a 67,04 dollari al barile.
I mercati obbligazionari europei aprono la settimana poco mossi con il rendimento del Bund decennale al 2,83% e quello del BTP al 3,90%. Il rendimento del Treasury decennale apre a 4,26%. Si indebolisce il dollaro soprattutto contro lo Yen Yen a 147,50 mentre l'Euro è stabile sui massimi degli ultimi giorni a 1,0820.
L'oro apre a 2913 dollari l'oncia e l'argento è a 33,05 dollari.
Dal fronte macro oggi si attendono solo i prezzi alla produzione italiani di febbraio mentre non sono previsti dati dagli Stati Uniti.
