Nonostante le notizie di un peggioramento dei rapporti commerciali tra Cina e Usa e l'aumento al 50% delle tariffe sulle importazioni negli Stati Uniti di acciaio e alluminio ieri Wall Street ha chiuso in rialzo, con l'SP500 a 5935 punti per un guadagno dello 0,41% (grafico in basso)
Tra i principali sette titoli tecnologici Tesla e Google hanno chiuso in ribasso dell'1,09% e dell'1,58% rispettivamente, mentre Meta ha guadagnato il 3,62%, NVIDIA l'1,67% e Amazon lo 0,8%. Positivi i petroliferi Exxon Mobil e Chevron dello 0,73% e dello 0,83% sull'accentuarsi del conflitto in Ucraina.
Contrastati i mercati asiatici con Tokyo a -0,05%, Bombay a -0,33% e Hong Kong a +1,70%, mentre gli indici europei aprono con guadagni intorno allo 0,20% con solo Milano in territorio negativo.
Leggermente positivi oggi i mercati obbligazionari con il rendimento del Treasury decennale al 4,41%, quello del Bund al 2,49% e quello del BTP a 3,48%.
L'oro apre oggi in recupero a 3380 dollari l'oncia e l'argento apre a 34,30. Il petrolio WTI tratta a 62,85 dollari al barile e il Brent a 64,8.
L'attenzione dei mercati è oggi puntata sulla stima preliminare dell'inflazione nell'area Euro per il mese di maggio, attesa al 2,0% dal 2,2% di aprile, che dovrebbe giustificare un taglio dei tassi da parte della BCE alla riunione di giovedì. Nel pomeriggio avremo dagli Stati Uniti il dato delle offerte di lavoro JOLTS Job Openings.
