I dati macro americani negativi di venerdì hanno riportato l'S&P500 vicino ai minimi dell'anno perdendo l'1,97% a 5580 punti (grafico in basso) e la settimana si apre con un'estensione della discesa: il future sull'indice perde lo 0,85%.
Gli indici europei aprono la settimana a loro volta in ribasso con Milano che eprde l'1,70%, il Dax l'1,27% come Parigi e anche gli indici asiatici hanno chiuso con ampie perdite: Tokyo ha perso il 4,03% e Hong Kong l'1,13%.
Ai dati macro in rallentamento si aggiunge l'avvicinarsi dell'annuncio di nuovi dazi americani e la minaccia di Trump a intervenire militarmente in Iran che non sarà raggiunto un accordo sul programma nucleare
I mercati obbligazionari aprono oggi in ampio rialzo: il rendimento del Treasury decennale scende al 4,19%, quello BTP scende di 2 centesimi al 3,81% e quello del Bund al 2,67%. Sul mercato dei cambi l'Euro è in rialzo a 1,0830 e il dollaro/Yen tratta a 148,80.
Ancora un massimo storico per l'oro a 3154 dollari l'oncia mentre l'argento apre a 35,00 dollari. In leggero ribasso il petrolio WTI a 69,20 nonostante la minaccia all'Iran.
Dal fronte macro oggi si attende il dato dell'inflazione di marzo in Germania e dagli Stati Uniti l'indice Chicago PMI dei responsabili degli acquisti. In mattinata sono uscite le vendite al dettaglio tedesche di febbraio migliori del previsto a +0,80%.
