In assenza di dati macro la giornata di ieri è stata guidata dalle trimestrali e quella dell’olandese ASML che produce macchinari per il settore dei microchips ha deluso le attese soprattutto per gli ordini futuri e il titolo ha perso il 15,6% affondando l’intero settore: NVIDIA ha perso il 4,69%, ma le perdite degli altri titoli tecnologici sono state ridotte, con Facebook in ribasso dello 0,70% e Microsoft dello 0,1%. Apple invece ha chiuso in rialzo dell’1,10% e Google dello 0,30%. Da segnalare il crollo dell’8,36% di United Health dopo la trimestrale e il +0,55% di Bank of America dopo il bilancio migliore delle attese.
L’indice SP500 ha chiuso in ribasso dello 0,76% perdendo quanto guadagnato il giorno prima (grafico in basso) mentre l’indice Russell 2000 delle small caps ha chiuso in rialzo dello 0,20%.
I mercati europei hanno chiuso in ribasso con Amsterdam il peggiore a causa di ASML, seguita da Parigi a –1,05% appesantita da LVMH dopo la trimestrale che ha mostrato un fatturato in diminuzione. Modeste le perdite di Milano mentre Madrid ha chiuso a +0,67%.
I mercati asiatici oggi chiudono in territorio negativo con l’eccezione di Hong Kong che recupera lo 0,40% dopo le perdite dei giorni scorsi: Tokyo perde l’1,87% e Seul lo 0,88%. Gli indici europei aprono a loro volta in ribasso con Parigi anche oggi il peggiore a –1%.
I mercati obbligazionari stanno recuperando terreno e questa mattina il rendimento del Treasury decennale scende al 4,01%, quello del Bund al 2,20% e quello del BTP a 3,44%.
Sul mercato dei cambi l’Euro è stabile a 1,0880, e anche il dollaro/Yen è invariato a 149,20.
In recupero le commodities con il petrolio che risale a 71,20 dollari al barile, l’oro apre in rialzo a 2691 dollari l’oncia, l’argento a 31,90.
Dal fronte macro si segnala la discesa dell’inflazione inglese all’1,7% in settembre, in attesa del dato finale per l’Italia. Procede poi la stagione delle trimestrali con quelle di Morgan Stanley e BHP Group prima dell’apertura di Wall Street.