Il dato americano dei prezzi al consumo di gennaio PCE non ha presentato sorprese scendendo da 2,6% a 2,4% mentre l'indice Core è passato dal 2,9% di dicembre a 2,8%, ma il mercato obbligazionari ha reagito positivamente anche perchè ha atteso i dati vicino ai minimi delle ultime settimane: il rendimento del Treasury decennale ha chiuso la giornata a 4,25% scendendo di tre ticks dalla chiusura precedente.
Wall Street a sua volta ha guadagnato terreno con il Nasdaq Composite in rialzo dello 0,90% superando il massimo del 2021 (cosa già fatta da tempo dal Nasdaq 100) e l'SP500 dello 0,44% a 5092 punti (grafico in basso).
Positivi i principali titoli tecnologici con l'eccezione della Apple che ha perso lo 0,37%: Amazon ha guadagnato il 2,08%. NVIDIA l'1,87% e Google l'1,53%, poco più di Microsoft.
I mercati azionari asiatici hanno seguito il rialzo di Wall Street a parte seul che ha perso lo 0,37%: nuovo record per Tokyo che chiude a +1,92%,mentre Hing Kong e i mercati cinesi sono più cauti a +0,43%. Gli indici europei sono attesi in rialzo dello 0,30% circa dopo che ieri lo Stoxx50 ha chiuso a -0,10% nonostante il 0,44% del DAX.
Sul mercato dei cambi l'Euro apre stabile a 1,0820 mentre il dollaro rimane sui massimi contro lo Yen a 150,40. In rialzo le commodities con il petrolio WTI a 78,40 e l'oro spot a 2047 dollari l'oncia.
Anche la giornata odierna è densa di dati macro: alle 11:00 avremo la prima stima dell'inflazione nell'area Euro del mese di febbraio attesa in discesa da 2,8% a 2,5% e quindi quella italiana prevista in leggero aumento a 0,9%. Nel pomeriggio avremo l'indice ISM manifatturiero USA di febbraio e la stima finale dell'indice della fiducia dei consumatori calcolato dall'Università del Michigan per lo stesso mese.
