Con Wall Street chiusa per festività ieri gli indici europei hanno chiuso in rosso con il Dax a -1,12%, il Cac a -1,34% e lo Stoxx600 a -0,80% mentre i futures sugli indici americani hanno perso un punto percentuale per poi risalire oggi in Asia.
Continua a pesare sui mercati l'incertezza su un intervento americano in Iran e la possibilità che l'Iran blocchi lo stretto di Hormuz: il petrolio WTI ieri è salito oltre i 75 dollari al barile per poi correggere in chiusura di giornata sulla notizia che Trump prenderà una decisione sull'intervento in Iran entro due settimane, e che quindi un intervento non è così vicino e scontato.
La banca centrale svizzera ha tagliato i tassi di un quarto di punto portandoli a zero, come previsto, mentre non era atteso il taglio dei tassi da parte della banca centrale novergese.
I mercati azionari asiatici sono oggi in territorio positivo con Tokyo appena sopra la parità e Hon Kong in rialzo dello 0,70%.
I mercati obbligazionari aprono poco mossi con il rendimento del Treasury decennale a 4,39%, quello del Bund al 2,51% e quello del BTP a 3,54%.
L'oro apre questa mattina a 3362 dollari l'oncia e l'argento apre a 35,60. Il petrolio WTI è poco mosso a 73,45 dollari al barile e il Brent a 76,65. Sul mercato dei cambi l'Euro apre a 1,1530, mentre il dollaro/yen tratta a 145,30.
Dal fronte macro oggi si attende solo l'indice dell'attività manifatturiera negli Stati Uniti calcolato dalla Fed di Philadelphia per il mese di giugno.