Wall Street ha interrotto ieri la serie di nuovi massimi e l’SP500 ha perso lo 0,17% finendo a 6076 punti (grafico in basso) con il DowJones in ribasso dello 0,5% soprattutto a causa del –5,19% di United Health e il Russell 2000 che ha perso l’1,25%.
Tra i principali titoli Tesla è stato il migliore guadagnando il 3,23% seguito da Microsoft a +1,19% mentre Google ha perso lo 0,99% e Facebook lo 0,79%. Positivo il settore bancario con Bank of America a +1,38% e JPMorgan a +0,87%.
I mercati asiatici oggi hanno chiuso molto contrastati con Tokyo che ha perso lo 0,80% e Seul lo 0,56%, mentre Hong Kong ha guadagnato l’1,56% e anche gli indici cinesi domestici hanno chiuso con rialzi superiori al punto percentuale 0,90%. Positivi gli indici europei gli indici europei in apertura di giornata nonostante il caos politico in Francia.
Poco mossi gli obbligazionari europei con il rendimento del BTP decennale invariato al 3,20% e quello del Bund che risale al 2,11%. Il rendimento del decennale americano scende questa mattina a 4,19%.
In ribasso le commodities con il petrolio WTI in discesa a 68,30 dollari al barile nonostante la decisione dell’OPEC di rimandare l’aumento della produzione, l’oro in ribasso a 2662 dollari l’oncia e l’argento sui livelli di ieri a 31,80. Sul mercato dei cambi l’Euro recupera leggermente a 1,0580, mentre il dollaro/yen risale a 150,30.
L’attenzione dei mercati è oggi puntata sul dato americano della disoccupazione di novembre: le previsioni sono per 200 mila nuovi occupati dopo i 12 mila di ottobre, con una risalita del tasso di disoccupazione dal 4,1% al 4,2%.