Il dato di venerdì della disoccupazione ha sorpreso gli analisti con 100 mila occupati più del previsto e il tasso di disoccupazione in discesa al 4,1%: il mercato obbligazionario ha proseguito nel suo trend ribassista e il mercato azionario è stato oggetto di prese di beneficio soprattutto sui principali titoli tecnologici.
L’indice SP500 ha perso l’1,54% finendo a 5827 punti (grafico in basso): tra i principali titoli NVIDIA è stato il peggiore perdendo il 3% seguito da Apple a 2,41% e Bank of America a –2,38%. Amazon ha perso l’1,44% e JPMorgan l’1,34%. In rialzo invece Chevron a +1,89% e Facebook a +0,84%. Gli indici europei hanno perso intorno allo 0,80%.
Il mercato dei Treasurys ha chiuso ancora in territorio negativo con le aspettative di riduzione dei tassi nel 2025 scese allo 0,25% (a zero per Bank of America): il rendimento del decennale è finito al 4,77% e quello del trentennale al 4,95%.
I mercati asiatici aprono la settimana con Hong Kong e Seul ribasso di un punto percentuale (Tokyo è chiusa per festività). Gli indici europei aprono oggi in ribasso di mezzo punto percentuale mentre i futures sugli indici americani perdono lo 0,60%.
I mercati obbligazionari europei rimangono deboli con il rendimento del BTP decennale a 3,83% e quello del Bund in rialzo al 2,61%.
Contrastate le commodities con il petrolio WTI in rialzo a 77,40 dollari al barile, l’oro a 2715 dollari l’oncia e l’argento a 31,20. Sul mercato dei cambi l’Euro scende a 1,020 mentre il dollaro/yen apre a 157,60.
Dal fronte macro oggi non sono attesi dati significativi e bisogna attendere mercoledì per l’inflazione americana di dicembre.