Analisi

I mercati azionari rimangono fermi da giorni all'interno di una trading range ridotta e ieri Wall Street ha recuperato leggermente dopo le perdite del giorno prima con l'indice SP500 che ha chiuso in rialzo dello 0,14% a 5917 punti (grafico in basso).
NVIDIA e Tesla hanno chiuso praticamente invariate, Facebook ha perso l'1,16% e Google lo 0,79%. United Health sale del 2%, Microsoft dello 0,52% e Chevron dello 0,47% mentre Exxon Mobil perde l'1,67% dopo un profit warning sugli utili del trimestre in corso.
I mercati asiatici chiudono oggi in ribasso con Tokyo che perde lo 0,87% e Hong Kong lo 0,20% mentre Seul è invariata. Gli indici europei aprono a -0,20% e i futures sugli indici americani scendono dello 0,18%.
I mercati obbligazionari europei rimangono deboli con il rendimento del Bund decenale che questa mattina sale a 2,52% dal 2,49% di ieri e quello del BTP a 3,69% dopo l'asta di decennali di ieri al 3,73%. I Treasurys salgono leggermente con il rendimento del decennale al 4,67% dopo che ieri il dato dei nuovi occupati del settore privato calcolato dall'ADP è uscito a 122 unità: domani è la volta del dato ufficiale governativo.  Le minute dell'ultima riunione della Federal Reserve rilasciate ieri hanno confermato che la banca centrale americana sarà più cauta nel ridurre i tassi in considerazione della discesa più lenta del previsto del tasso di inflazione.
Contrastate le commodities: l'oro apre a 2680 dollari l'oncia, l'argento a 30,80 e il petrolio WTI scende a 73,30 dollari al barile.
Sul mercato dei cambi l'Euro rimane debole a 1,030 e il dollaro/yen è sui livelli di ieri a 158,10.
Dal fronte macro oggi abbiamo solo il dato americano settimanale dei sussidi di disoccupazione. Il mercato azionario americano rimarrà chiuso per la celebrazione dei fuerali di Jimmy Carter.