26/10/2016

Wall Street debole dopo trimestrale Apple

La correzione di Wall Street ha indebolito anche i mercati asiatici, con l’indice MSCI Asia che sta chiudendo a -0,7%.  In leggero rialzo invece Tokyo grazie al dollaro sopra quota 104 yen.  E’ attesa un’apertura debole anche per i mercati europei.

Stabili i rendimenti dei decennali americani a 1,75% mentre il petrolio perde terreno tornando sotto quota 50 dollari al barile sul ritorno dei timori dell’eccesso di offerta: oggi escono i dati  settimanali delle scorte americane.

Da notare la correzione del dollaro, più marcata rispetto al dollaro australiano dopo il rialzo dell’inflazione di settembre da 1,1% a 1,3%, ma significativa anche contro l’euro, che ieri ha dato un segnale di reversal con un outside day: dopo aver fatto segnare ieri un nuovo minimo a 1,0850 apre oggi in Europa nuovamente sopra quota 1,0900.

Wall Street ha perso ieri lo 0,3% e i futures segnalano un’apertura a -0,2%.  Hanno pesato negativamente alcune trimestrali come quella della 3M, ma è dopo la chiusura del mercato che è stata annunciata la trimestrale del principale titolo del mercato globale, quella della Apple: il titolo ha perso oltre due punti percentuali dopo la chiusura, ma aveva guadagnato il 20% negli ultimi tre mesi.

La trimestrale non ha portato particolari sorprese, con una flessione da 11 a 9 miliardi di dollari dell’utile su una diminuzione del 10% del fatturato da 51 a 46,9 miliardi di dollari.  L’utile per azione è sceso da 1,96 a 1,67 dollari, più o meno in linea con le previsioni.

Fatturato e utili dovrebbero invertire il trend discendente nel corso dell’ultimo trimestre dell’anno, ma certamente l’impressione tra gli investitori è che il mercato degli iPhones si stia saturando, come dimostrato dalla flessione del 30% delle vendite in Cina nel corso del terzo trimestre, e che difficilmente il  nuovo modello migliorerà la situazione.  Inoltre l’iPhone rappresenta due terzi del fatturato, mentre il terzo rimanente è in flessione soprattutto a causa della contrazione delle vendite di Macs.

Ora l’attenzione passa ad Amazon e Google, che annunceranno gli utili trimestrali giovedì 27.

Wall Street rimane comunque all’interno di una fase laterale senza trend: il rischio maggiore per l’indice S&P 500 è ancora orientato al ribasso (grafico in basso) essendo probabile una correzione verso quota 2100 in attesa delle elezioni del mese prossimo.

 

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