Il dato della disoccupazione americana di venerdì ha ridato vita al mercato obbligazionario e quello azionario lo ha seguito ritracciando parte della discesa di inizio aprile: ieri l’indice SP500 ha chiuso con un rialzo dell’1,03% a 5180 punti(grafico a in basso).
Ieri hanno chiuso in rialzo tutti i settori con Eli Lilly il titolo migliore tra i principali con un +4,32% seguito da NVIDIA a +3,77%, Facebook a +3,04% e Tesla a +1,97%, Microsoft ha guadagnato l’1,69%, Amazon l’1,34% e Google lo 0,51% mentre ci sono state prese di beneficio sulla Apple che ha perso lo 0,91% a 181,71 dollari.
I mercati obbligazionari estendono il recupero di ieri e il rendimento del decennale americano scende oggi al 4,48% mentre quello del Bund apre a 2,46 e quello del BTP decennale al 3,78%. Il dollaro è invariato contro l’Euro a 1,0760 mentre si è rafforzato in Asia a 154,40 contro lo Yen.
In leggero ribasso le commodities dopo il rally di ieri con il petrolio WTI che tratta a 78,60 dollari al barile e il Brent fermo a 83,50 dollari. L’oro spot apre a 2319 dollari l’oncia.
I mercati azionari asiatici hanno visto Tokyo riaprire dopo le festività con un +1.47% e Seul guadagnare il 2,16%, mentre gli indici cinesi domestici sono poco mossi e Hong Kong perde lo 0,33%. Gli indici europei aprono in rialzo dello 0,60% circa.
Dal fronte macro nemmeno oggi non sono attesi dati significativi mentre prosegue la stagione delle trimestrali con quelle British Petroleum e Deutsche Post in Europa oltre a UBS, mentre in serata avremo quella di Occidental Petroleum e Walt Disney.