Dopo una settimana di ampi rialzi ieri sono sopraggiunte le prese di beneficio a Wall Street in chiusura di giornata e l’indice SP500 ha perso lo 0,81% finendo a 4347 punti (grafico in basso) mentre il Russell 2000 ha perso l’1,63%.
La correzione è scattata dopo l’annuncio del risultato dell’asta di Treasurys a 30 anni, piuttosto deludente, ed è quindi proseguita dopo che Jerome Powell ha nuovamente ribadito che non è possibile escludere altri rialzi dei tassi.
In ribasso i titoli bancari con Wells Fargo a-1,42% e Bank of America a –1,29%, ma anche i tecnologici hanno chiuso in ribasso con Tesla il peggiore a –5,46% e Google a –1,21%.
I mercati asiatici hanno chiuso in ribasso con Tokyo a –0,16% e Seul a –0,72% e Hong Kong che ha perso l’1,63%.
Il rendimento del Treasury decennale apre questa mattina a 4,60%, quello del Bund a 2,68% e quello del BTP a 4,55%, con aumento di 5 ticks rispetto a ieri. Il petrolio WTI è stabile intorno ai 76,00 dopo aver toccato un minimo a 75 mercoledì, mentre il Brent è appena sopra gli 80 dollari al barile.
Sul mercato dei cambi l’euro perde terreno a 1,06670 mentre continua il rialzo del dollaro contro lo Yen, questa mattina a 151,30 – nuovo massimo degli ultimi anni.
Dal fronte macro oggi avremo solo il dato della fiducia dei consumatori negli Stati Uniti del mese di novembre calcolato dall’Università del Michigan, mentre alle 13,30 è atteso un intervento di Christine Lagarde.
