La giornata di ieri è stata contraddistinta da notizie che hanno spinto i mercati azionari in ribasso, poi in rialzo e poi nuovamente in ribasso: è iniziata con il profit warning di NVIDIA che ha affondato il Nasdaq future del 2% ed è proseguita con la notizia di Bloomberg di un'apertura cinese ai negoziati che ha riportato gli indici in parità, ma poi il mercato ha ricominciato a scendere e gli analisti possono spiegare questo movimento con le dichiarazioni di Jerome Powell del pomeriggio: la Federal Reserve cercherà di evitare che l'impatto dei dazi sull'inflazione sia limitato a un “one-time boost”, vale a dire a un incremento una tantum dell'indice dei prezzi. Il mercato obbligazionario ha però chiuso al rialzo.
L'indice SP500 ha comunque perso il 2,24% finendo a 5275 punti (grafico in basso) mentre gli indici europei hanno chiudo in territorio positivo: il Dax dello 0,27%, Milano dello 0,62% mentre il Cac francese ha perso lo 0,06%.
I sette principali titoli tecnologici hanno chiuso i ribasso: NVIDIA è stato il peggiore a -6,87% seguito da Tesla a -4,93%, Apple a -3,89%, Meta a -3,68% e Microsoft a -3,66%. Amazon ha perso il 2,89% e Google l'1,91%. In ribasso anche i titoli finanziari mentre hanno chiuso in territorio positivo i petroliferi: Exxon Mobil dell'1,06% e Chevron dello 0,62%.
I sette principali titoli tecnologici hanno chiuso i ribasso: NVIDIA è stato il peggiore a -6,87% seguito da Tesla a -4,93%, Apple a -3,89%, Meta a -3,68% e Microsoft a -3,66%. Amazon ha perso il 2,89% e Google l'1,91%. In ribasso anche i titoli finanziari mentre hanno chiuso in territorio positivo i petroliferi: Exxon Mobil dell'1,06% e Chevron dello 0,62%.
Gli indici azionari asiatici hanno chiuso oggi in rialzo con Tokyo a +1,35% e Hong Kong a +1,37% dopo che Trump ha definito positivi i negoziati commerciali in corso con il Giappone. Gli indici europei aprono in ribasso dello 0,20% circa.
I mercati obbligazionari aprono oggi contrastati rispetto alle chiusure di ieri, con il rendimento del Bund a 2,51% e quello del BTP decennale invariato al 3,69%. Il Treasury decennale apre a 4,32%.
Sul mercato dei cambi l'Euro apre a 1,1360 mentre e il dollaro/Yen tratta a 142,75.
L'oro rimane sui massimi a 3331 dollari l'oncia e l'argento apre a 32,40.
Dal fronte macro oggi si attende dagli USA il dato settimanale delle richieste di sussidi di disoccupazione e l'indice della Fed di Philadelphia, ma l'attenzione è puntata sulla riunione della BCE, che dovrebbe portare a un taglio dei tassi di un quarto di punto al 2,25%. Prosegue poi la stagione delle trimestrali con quelle tra le altre di United Health e Netflix.
