Wall Street ha chiuso ieri in ribasso nonostante il mercato obbligazionario abbia recuperato terreno superando il dato dei prezzi alla produzione superiore alle attese e alle dichiarazioni poco incoraggianti del Chairman della Federal Reserve Jarome Powell che ha sottolineato che l’economia americana non segnala un bisogno di accelerare le riduzioni dei tassi e che i dati macro positivi giustificano un approccio “careful” alle decisioni di politica monetaria. Il mercato dei Treasurys ha però chiuso in territorio leggermente positivo nonostante le notizie negative con il rendimento del decennale a 4,45%.
L’indice SP500 ha perso lo 0,60% finendo a 5949 punti (grafico in basso) con Tesla il titolo peggiore tra i principali tecnologici perdendo il 5,77%, Google cede l’1,84% e Amazon l’1,22% mentre Apple sale dell’1,38% e Microsoft dello 0,40%.
La giornata di ieri ha visto gli indici europei recuperare terreno dopo le discese dei giorni precedenti e lo Stoxx50 ha chiuso in rialzo del 2%, ma questa mattina gli indici sono nuovamente cedenti con perdite intorno allo 0,80% per il Dax e lo Stoxx50. I mercati asiatici oggi hanno chiuso in leggero rialzo con Tokyo che ha guadagnato lo 0,35%, Hong Kong lo 0,06% e Seul lo 0,09%.
I mercati obbligazionari europei aprono questa mattina in rialzo con il rendimento del BTP decennale a 3,56% e quello del Bund a 2,34%, mentre quello del Treasury decennale scende leggermente rispetto a ieri al 4,45%.
In ribasso le commodities: il petrolio WTI tratta a 67,80 e l'oro a 2567 dollari l’oncia mentre l’argento recupera terreno a 30,40.
L’attenzione dei mercati oggi è puntata sulla stima finale dell’inflazione di ottobre in Italia e Francia e, nel pomeriggio, le vendite al dettaglio USA e la produzione industriale di ottobre.