In attesa della riunione del FOMC della Federal Reserve che si concluderà oggi alle 20:00 italiane ieri Wall Street ha chiuso la giornata in ribasso dello 0,22% dopo un’apertura ben peggiore (grafico in basso). I problemi provengono ancora dai mercati obbligazionari, con i rendimenti che non accennano a invertire rotta: il rendimento del Treasury decennale ha chiuso ieri a 4,35% mentre quello del Bund è salito a 2,72%, nuovo massimo degli ultimi mesi. Sul mercato dei cambi però non vediamo variazioni significative con il dollaro stabile a 147,90 contro lo Yen, mentre l’Euro apre a 1,0690.
I mercati asiatici hanno chiuso anche oggi in ribasso con l’eccezione di Seul invariata: Tokyo ha perso lo 0,72% e Hong Kong lo 0,28%. Gli indici europei sono attesi invece in rialzo dello 0,40% circa.
Ieri sono state Apple, Facebook e Tesla a ridimensionare le perdite degli indici grazie a una chiusura positiva, e anche Microsoft e Google hanno tenuto abbastanza bene perdendo solo lo 0,12%. Tra i principali titoli Amazon è stato il peggiore perdendo l’1,68%, ma era arrivato a cedere il 3%.
In ribasso il petrolio WTI che tratta questa mattina a 89,60 dollari al barile mentre il Brent apre a 93,40.
Dal fronte macro oggi si segnala l’inflazione inglese di agosto appena uscita a 6,7% inferiore alle attese, mentre non sono attesi dati americani nel pomeriggio.
La Federale Reserve dovrebbe lasciare invariati i tassi, ma gli analisti si attendono un Powell “falco” che lascerà aperta la possibilità di ulteriori rialzi entro la fine dell’anno.
