Wall Street sembra non aver preso sul serio la minaccia di Trump di imporre dazi del 30% sulle importazioni dall'EU interpretandola come solo una mossa negoziale e il Nasdaq ha fatto segnare il settimo record storico consecutivo. L'SP500 ha chiuso a 6268 punti guadagnando lo 0,14% (grafico in basso).
Meno ottimisti i mercati europei con lo Stoxx50 che ha perso lo 0,25% come Parigi e il Dax, ma Milano e Madrid hanno chiuso in territorio positivo.
A Wall Street è stato il settore petrolifero il peggiore con Exxon Mobil che ha perso l'1,31% e Chevron il 2,36%. Tra i tecnologici Apple ha perso l'1,20% e NVIDIA lo 0,52%, ma quest'ultimo guadagna il 3,5% dopo la chiusura sulla notizia che il governo USA ha permesso la ripresa delle vendite in Cina di un microprocessore molto popolare. Tesla ha guadagnato l'1,08% e Google lo 0,76%.
Positivi i mercati azionari asiatici con Tokyo a +0,53% e Hong Kong a +0,90%
AI mercati obbligazionari aprono questa mattina poco mossi, con rendimento del Treasury decennale a 4,43%, quello del Bund al 2,72% e quello del BTP a 3,61%.
L'oro scende a 3369 dollari l'oncia e l'argento apre a 38,60. Il petrolio WTI tratta a 66,40 dollari dopo aver superato ieri i 69 dollari, mentre il Brent apre a 66,80 dollari.
Sul mercato dei cambi l'Euro apre a 1,1685 mentre il dollaro/yen tratta a 147,70.
Dal fronte macro questa mattina si attende l'indice ZEW della congiuntura nell'area Euro di luglio e il dato dell'inflazione americana di giugno previsto in aumento dal 2,4% al 2,6%. Prima dell'apertura del mercato americano avremo poi le trimestrali di JPMorgan, Wells Fargo e Citigroup.
