Dopo un'apertura negativa seguita da un retracement verso la chiusura del giorno precedente ieri Wall Street ha incontrato nel pomeriggio una notevole ondata di vendite che hanno portato l'indice SP500 a quota 5844 per una perdita dell'1,62% (grafico in basso). Il mercato aveva raggiunto livelli di notevole ipercomprato e una correzione appariva naturale, e gli analisti la spiegano con il rialzo dei rendimenti obbligazionari: il mercato dei Treasurys era già sotto pressione e il risultato deludente dell'asta di titoli a 20 anni per 16 miliardi di dollari ha accentuato la discesa: il rendimento del decennale ha chiuso la giornata a 4,60% e quello del 30 anni a 5,09% avvicinandosi al massimo di inizio gennaio.
Tra i magnifici 7 titoli americani solo Google ha chiuso in territorio positivo a +2,79% dopo l'annuncio di nuovi prodotti collegati all'Intelligenza Artificiale: Tesla ha perso il 2,69%, Apple il 2,31% e NVIDIA l'1,96% dopo che Trump ha confermato i limiti alle esportazioni di chips verso la Cina. Il rialzo dei rendimenti obbligazionari ha indebolito in settore bancario e Bank of America ha chiuso a -3,31% e JPMorgan a -1,76%. In ribasso anche i petroliferi con Exxon Mobil a -1,22% e Chevron a -1,27%.
Gli indici europei non sono stati coinvolti sinora nella correzione di Wall Street: Parigi ha perso lo 0,40%, ma il Dax ha chiuso a +0,34% e Milano appena sopra la parità, ma i mercati europei hanno chiuso le contrattazioni prima dell'inizio della discesa degli indici USA nel pomeriggio americano.
La continua discesa del mercato dei Treasurys è stata accentuata dal passaggio del progetto di bilancio alla commissione Bilancio del Congresso di domenica che assicura un aumento di 3-5 trilioni al debito pubblico nei prossimi anni, ma per il momento l'impatto sui mercati obbligazionari europei è stato modesto. Il rendimento del Bund ha chiuso ieri a 2,64% e quello del BTP a 3,63%, praticamente sui livelli del giorno prima.
I mercati azionari asiatici hanno chiuso oggi a loro volta in territorio negativo con Tokyo a -0,92% e Hong Kong a -1,4%, mentre gli indici europei con perdite intorno allo 0,70%.
Sul mercato dei cambi l'Euro apre invariato a 1,1310 mentre e il dollaro/Yen tratta a 143,20.
L'oro sale a 3328 dollari l'oncia e l'argento apre a 33,70. Il petrolio WTI scende vistosamente dopo il dato di ieri delle scorte USA in aumento e tratta a 60,64 dollari al barile, mentre il Brent apre a 63,90 dollari.
Dal fronte macro oggi si attendono i risultati dei survey dell'HCOB dei responsabili degli acquisti nell'area Euro di aprile, l'indice IFO della congiuntura tedesca e dagli Stati Uniti il dato settimanale delle richieste di sussidi di disoccupazione, l'indice S&P Global Composite di maggio e le vendite di case di aprile.
