Esattamente come lunedì scorso la settimana si è aperta con un ampio gap ribassista dei mercati azionari, questa volta legato all'annuncio di Trump di dazi del 25% sulle importazioni dal Messico e dal Canada e del 10% su quelle dalla Cina, e anche ieri dopo l'apertura negativa Wall Street ha riguadagnato gran parte delle perdite, con l'aiuto della notizia che i dazi saranno rimandati di un mese per Canada e Messico.
L'indice SP500 alla fine ha chiuso ieri ribasso dello 0,76% a 5994 (grafico in basso) con il Nasdaq più debole a -1,20%.
Tra i principali titoli Tesla è stato il peggiore perdendo il 5,17% seguito da Apple a -3,39%, NVIDIA a -2,84% e Google a -1,37%. Facebook chiude invece in rialzo dell'1,20%.
Positivi i mercati azionari asiatici con Hong Kong che guadagna il 2,79%, Tokyo lo 0,61% e Seul l'1,13%. I mercati europei aprono in ribasso dello 0,30% e anche i futures sugli indici americani perdono la stessa percentuale.
I mercati obbligazionari aprono oggi in leggero ribasso positivo con il rendimento del Treasury decennale al 4,57%, quello del Bund invariato al 2,42% e quello del BTP decennale al 3,53%.
Il petrolio WTI apre debole 72,0 dollari al barile, l'oro tratta a 2843 dollari l'oncia e l'argento a 32,40 dollari.
Sul mercato dei cambi l'Euro risale a 1,0330 e lo Yen tratta a 155,40.
Dal fronte macro oggi si attende il dato delle offerte di lavoro negli USA (JOLTS openings) e gli ordini all'industria. Dopo la chiusura è attesa la trimestrale di Google.