Anche i prezzi alla produzione americani di ottobre sono stati inferiori alle attese scendendo dello 0,55 sul mese precedente, ma sia il mercato obbligazionario che Wall Street non hanno esteso i rialzi dei giorni scorsi essendo già saliti molto e molto in fretta: il rendimento del Treasury decennale apre questa mattina a 4,50% mentre l’indice SP500 ieri ha guadagnato lo 0,16% finendo a 4502 punti (grafico in basso).
Anche ieri il rialzo è stato guidato dai titoli bancari con Bank of America che ha guadagnato l’1,37% e Wells Fargo l’1,81%, mentre tra i tecnologici è stato ancora Tesla il migliore a +2,29%, mentre Amazon ha perso l’1,78%, NVIDIA l’1,55% e Facebook l’1,07%.
Gli indici europei hanno guadagnato lo 0,6% circa mentre i mercati asiatici oggi chiudono in ribasso con Tokyo che perde lo 0,35%, Hong Kong l’1,4% e Seul appena sopra la parità.
Sul mercato dei cambi l’Euro tratta a 1,0840 mentre il dollaro rimane sui massimi degli ultimi anni contro lo Yen a 151,30. Il petrolio WTI torna a quota 76 dollari al barile dopo il dato di ieri delle scorte americane superiori alle attese.
Dal fronte macro oggi si attende la produzione industriale americana di ottobre, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e l’indice della Fed di Philadelphia per il settore manifatturiero. A metà giornata è previsto un intervento di Christine Lagarde.