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E' il parametro di confronto con il mercato di riferimento in cui investe il prodotto. Nel caso dell'indicazione di un VAR (misura alternativa di rischio) o di una volatilità target, esso rappresenta l'obiettivo di rischio che la gestione si prefigge di rispettare.

E' il rendimento dell'ultimo anno, aggiornato all'ultima data in cui il prodotto ha quotazione (NAV).

E’ il rendimento medio annuo calcolato in regime di interesse composto. Formula: Esprime il rendimento annuo di una attività economica, assumendo che, alla fine di ogni anno, oltre al capitale iniziale vengano reinvestiti i proventi dell’investimento.
Ad esempio, se dopo 3 anni che ho investito una somma pari a 100€ mi ritrovo con 133,1€, il rendimento medio che ho ottenuto non è di circa l’11% (33,1%/3) ma è del 10%, infatti:
alla fine del primo anno avrò 100€ di capitale + 10€ di interesse, ossia 110€, e reinvestendo il tutto
alla fine del secondo anno avrò 110€ di capitale +11€ di interesse, ossia 121€, e reinvestendo il tutto
alla fine del terzo anno avrò 121€ di capitale + 12,1€ di interesse, ossia 133,1€

Rendimento a 5 anni annualizzato:
E’ il rendimento medio annuo calcolato in regime di interesse composto. Formula: Esprime il rendimento annuo di una attività economica, assumendo che, alla fine di ogni anno, oltre al capitale iniziale vengano reinvestiti i proventi dell’investimento.
Per l'esempio vedere spiegazione Rendimento a 3 anni annualizzato.

Rappresentano il posizionamento del fondo per rendimento annuale all'interno della categoria. Se ad esempio una categoria è composta da 100 prodotti, essa verrà suddivisa in 5 gruppi di 20; la colorazione del 'rettangolino' più in alto in una colonnina significa che il fondo, in quell'anno è stato tra i 20 più performanti della categoria (e così via sino ad arrivare alla colorazione del 'rettangolino' più in basso che indica come il fondo sia per quell'anno, tra i peggiori per rendimento.

Variabilità dei rendimenti di un investimento. La volatilità viene misurata dalla deviazione standard che è una misura del grado di dispersione dei rendimenti rispetto alla loro media evidenziando, in termini quantitativi, la "volatilità" di un investimento o di un mercato. La volatilità a tre anni viene calcolata su 36 osservazioni mensili, il dato viene poi annualizzato moltiplicandolo per la radice quadrata di 12.

E' il rendimento cumulato degli ultimi tre anni (data fine mese).

Il Max drawdown è la massima diminuzione di capitale subita dal prodotto nell’orizzonte temporale osservato.

È un indicatore di rendimento corretto per il rischio e consiste nella differenza tra il rendimento del fondo degli ultimi tre anni rispetto a quello dell'attività finanziaria a rischio zero, il tutto rapportato al rischio espresso come deviazione standard dei rendimenti mensili del fondo stesso. Più alto è il valore dell'indice di Sharpe, migliore è la capacità del gestore di generare rendimenti a parità di rischio.

SRRI sta per Synthetic Risk and Reward Indicator ed è l'indicatore di rischio adottato dall'ESMA (l'autorità europea per la disciplina dei mercati finanziari dell'Unione).
Prevede 7 livelli di rischio differenti identificati da altrettanti intervalli di volatilità. L'intervallo 1 identifica un livello di rischio molto basso, mentre, a salire progressivamente, l'intervallo 7 identifica un livello di rischio molto elevato. E’ dunque un indicatore di rischio calcolato in termini di volatilità (deviazione standard) dei rendimenti settimanali o mensili negli ultimi cinque anni del fondo.
Nel caso il fondo non abbia cinque anni di storia vengono utilizzati i rendimenti di un'altra classe dello stesso fondo, se con una storia quinquennale, o del benchmark di riferimento.

Qui viene rappresentato il costo annuale del prodotto. CFS rating esprime le commissioni di gestione come la percentuale massima di commissione che viene applicata al valore del fondo per l'attività complessiva di gestione. Le spese correnti, oltre a misurare le commissioni di gestione, comprendono altre commissioni gravanti sul patrimonio del fondo e danno dunque un'indicazione più precisa del costo totale che il prodotto ha evidenziato nell'anno precedente.

La minima somma richiesta per investire nel prodotto.

E' una commissione che si applica una tantum al momento dell'investimento. L'entità della commissione di solito varia in maniera inversamente proporzionale all'ammontare dell'investimento e dipende anche dal canale di distribuzione attraverso il quale si procede all'investimento.

E' una commissione che si applica una tantum al momento del disinvestimento. L'entità della commissione di solito varia in maniera inversamente proporzionale agli anni in cui si è mantenuto l'investimento e dipende anche dal canale di distribuzione attraverso il quale si procede all'investimento.

E' una commissione che viene applicata, se prevista, ove si manifesti un rendimento positivo maggiore rispetto alla performance di un benchmark scelto come riferimento dalla società che gestisce il fondo. Non sempre il benchmark su cui si effettua il calcolo della commissione è lo stesso di quello dichiarato.