14/04/2025

PGIM FIXED INCOME: Outlook Reddito Fisso

A cura del Robert Tipp, Chief Investment Strategist, Head of Global Bonds di PGIM Fixed Income 

Dopo una pausa nel quarto trimestre del 2024, il bull market delle obbligazioni è ripreso nel primo trimestre, ma con ampie variazioni per settore e regione. Anche se le nostre prospettive favorevoli per il mercato obbligazionario risalgono alla fine del 2022, soprattutto per i settori a più alto rendimento, permangono rischi evidenti dato il contesto di investimento in rapida evoluzione. L'inizio del secondo trimestre potrebbe essere uno dei periodi più tesi della presidenza Trump, con periodi di volatilità che potrebbero creare sia rischi che opportunità. Restiamo ottimisti sulle prospettive di rendimento del mercato a lungo termine. Da una prospettiva più contemporanea, le obbligazioni potrebbero essere in una posizione di gran lunga migliore rispetto alle azioni e alla liquidità per resistere, o addirittura beneficiare, di importanti correnti discendenti del mercato che potrebbero spingere i tassi al ribasso e di conseguenza aumentare i rendimenti obbligazionari. 

E adesso?

Dall'inizio dell'attuale bull market nel quarto trimestre del 2022, i dati economici variabili e gli eventi, come la crisi di Silicon Valley Bank, hanno mantenuto i mercati soggetti a periodi di volatilità. In questo frangente, ci aspettiamo che la situazione rimanga invariata, mentre attraversiamo quello che potrebbe rappresentare il picco dell’ansia derivante dalle politiche in rapida evoluzione dell'amministrazione Trump. 

In termini di fondamentali sottostanti, ci aspettiamo che il contesto politico altamente volatile contribuisca a un'ulteriore moderazione di quello che era già un contesto di crescita graduale. Un'ulteriore moderazione dovrebbe sostenere la tendenza preesistente delle banche centrali a tagliare i tassi e ad attenuare i rischi di ribasso. Dovrebbe anche rendere ancora più remota la possibilità di rialzi dei tassi, nonostante il potenziale aumento dell'inflazione dovuto ai dazi. 

Di conseguenza, prevediamo che i ritorni a lungo termine rispecchino probabilmente gli attuali livelli elevati dei rendimenti. Inoltre, potrebbe esserci una tendenza al rialzo dei rendimenti a causa di tre fattori che abbiamo evidenziato anche nelle nostre previsioni per il primo trimestre: 

  1. Gli investitori potrebbero essere inondati di liquidità e sottoesposti alle obbligazioni. I saldi dei fondi monetari hanno segnato numerosi record e potrebbero costituire un pool di liquidità sollecito a bloccare i rendimenti a lungo termine, soprattutto se e quando i tassi di cassa scenderanno. 
  1. In un contesto in cui le banche centrali occidentali hanno superato il picco dei tassi di riferimento, gli investitori potrebbero spostarsi sempre più dagli investimenti a breve termine alle obbligazioni, bloccando i rendimenti a lungo termine. L’esito: i rendimenti a lungo termine potrebbero essere limitati intorno ai livelli attuali. 
  1. Nonostante gli episodi di volatilità, gli spread creditizi potrebbero rimanere entro un certo intervallo. La crescita moderata e l'accresciuta ansia potrebbero tradursi in un ambiente “abbastanza buono” poiché i fondamentali consentono una modesta sovraperformance del credito nel lungo termine. 

Nonostante l'incremento della volatilità geopolitica, rimaniamo ottimisti sui titoli a reddito fisso in termini assoluti, ma anche rispetto alla liquidità e alle azioni, dati i rischi di ribasso che incombono sullo scenario degli investimenti. La combinazione di rendimenti assoluti elevati e banche centrali accomodanti crea un ambiente in cui le obbligazioni a lungo termine dovrebbero sovraperformare la liquidità nel lungo periodo. Inoltre, una crescita economica moderata continua a sostenere sufficientemente i fondamentali del credito e dovrebbe favorire una costante ricerca di rendimento. Ciò dovrebbe portare a una curva dei rendimenti relativamente piatta (nonostante i potenziali cali nella parte anteriore delle curve dei rendimenti in caso di diminuzione dei tassi di riferimento) e consentire agli spread di rimanere nel quartile inferiore dei loro intervalli storici. In sintesi, questo creerà un ambiente in cui gli investitori potranno continuare a “guadagnare rendimenti” - e forse anche qualcosa in più - in questo lento bull market.

 

In conclusione: il contesto economico moderato e caratterizzato da rischi di ribasso dovrebbe attrarre flussi continui verso il reddito fisso, poiché gli investitori cercano di assicurarsi i rendimenti a lungo termine. Dagli attuali livelli di rendimento, le obbligazioni (in particolare quelle dei settori a rendimento più elevato) dovrebbero generare ritorni rispettabili e fornire un contrappeso ai portafogli degli investitori, mentre la volatilità intermittente potrebbe continuare a creare opportunità per aggiungere valore attraverso una gestione attiva.

 

 

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