23/02/2024

Neuberger Berman: Tassi in movimento, oltre la liquidità, verso l'obbligazionario

È molto probabile che la Bce possa iniziare un ciclo di tagli già a metà 2024, riducendo i tassi ulteriormente nei prossimi 12-24 mesi, proprio alla luce del rallentamento economico europeo e globale indotto dalle politiche monetarie fortemente restrittive in campo da quasi due anni. Per quanto riguarda la Fed, crediamo che possa seguire la Bce con un ciclo di tagli a metà 2024. Vista la forza del mercato del lavoro americano e l’ampio supporto fiscale negli Usa, la Fed potrebbe avere meno urgenza di tagliare i tassi ed è plausibile che cominci dopo la Banca Centrale Europea.

In questo scenario, gli investimenti in liquidità, i cosiddetti fondi monetari, si ritroveranno nei prossimi mesi ad avere rendimenti minori rispetto ai livelli attuali. Alla luce di queste considerazioni, un passaggio dalla liquidità a un’esposizione sul reddito fisso ritrova oggi un senso importante in quanto ciò permetterebbe da un lato di bloccare un livello di rendimento relativamente elevato rispetto al passato e dall’altro di avere prospettive di guadagno interessanti in caso di taglio dei tassi, contrariamente alle prospettive di rendimento offerte da fondi monetari, nello stesso scenario. 

Gli attuali livelli di rendimento dei titoli di Stato tedeschi a 2 anni (Bund), permetterebbero di beneficiare di un calo dei tassi e di tollerare anche un aumento di questi senza subire perdite nei prossimi 12 mesi. Per i Bund tedeschi a 5 anni, mentre un aumento dei tassi di 100 punti base avrebbe un impatto negativo nei prossimi 12 mesi, con una riduzione di pari entità questi titoli potrebbero sperimentare un total return di oltre il 6% nello stesso periodo. 

In questa fase, l'investimento nell'obbligazionario è estremamente interessante per i rendimenti attesi, soprattutto con un ciclo di tagli dei tassi all'orizzonte. Per quanto riguarda la scelta delle classi di attivo, oggi preferiamo le obbligazioni con un'importante componente tasso, visto che gli spread si sono ridotti molto nel corso del 2023. Restiamo costruttivi sugli agency Mbs americani, sui covered bond europei e sul credito investment grade. Preferiamo quest’ultimo al credito high yield, dove la componente con rating BB è relativamente cara, mentre esistono ancora opportunità di investimento interessanti nei segmenti B o CCC. In termini settoriali preferiamo i finanziari (bancari) agli industriali e in generale verso le obbligazioni rimborsabili anticipatamente (callable) rispetto ai bond di tipo bullet, che per contro prevedono una scadenza fissa, considerato che il mercato prezza ancora una probabilità di estensione elevata per i callable. All'interno del credito investment grade abbiamo una preferenza per settori con bassa cicilicità, come utility e telecomunicazioni, da una lato, mentre siamo costruttivi su singoli emittenti selezionati del real estate, dove è evidente una chiara dislocazione del mercato. L’immobiliare dovrebbe beneficiare sostanzialmente del taglio dei tassi atteso per il 2024.

 

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