22/04/2025

Capital Group: cinque fattori da considerare nelle strategie creditizie

L'attuale contesto macroeconomico ha creato uno scenario favorevole per le strategie creditizie multisettoriali, con rendimenti che probabilmente rimarranno elevati mentre l'inflazione persiste rimanendo al di sopra dei target delle banche centrali. Questo mercato offre a chi investe nel credito un’ottima opportunità di generare rendimenti interessanti attraverso un'allocazione strategica in un mix diversificato di settori. 

Di seguito esaminiamo cinque fattori che, a nostro avviso, favoriranno i portafogli multisettoriali nel 2025: 

1. La crescita economica positiva offre un contesto solido per il credito

L'incertezza legata agli esiti delle politiche su dazi, tassazione, regolamentazione e relazioni internazionali è insolitamente elevata; tuttavia, stando ai dati di cui disponiamo, dovremmo continuare ad aspettarci una crescita positiva e un’inflazione in graduale calo. Si prevede una crescita degli utili aziendali statunitensi del 14,8% su base annua.

Inoltre, i bilanci degli emittenti investment grade (rating BBB/Baa e superiore) e high yield sono in ottima forma per questa fase del ciclo economico, offrendo un solido supporto fondamentale a queste asset class. I requisiti patrimoniali per il rifinanziamento sono bassi e le prospettive di default rimangono contenute.

Per il segmento high yield, in particolare, l'impatto di un’inflazione vischiosa ma in calo potrebbe determinare un contesto caratterizzato da una minore crescita dei ricavi e degli utili. Tuttavia, gli utili restano positivi e le cedole elevate offerte da questo mercato continuano ad apparire interessanti. È importante sottolineare che, in generale, gli emittenti high yield non necessitano di una crescita significativa degli utili per far fronte ai debiti esistenti o per generare flussi di cassa. 

 

2. La volatilità evidenzia la necessità di un approccio flessibile

La volatilità dei tassi e degli spread potrebbe essere elevata nel 2025, poiché i mercati scontano aspettative mutevoli sulla crescita economica, sull'instabilità politica e sull'intervento della Federal Reserve. Gli spread rispetto ai Treasury e i tassi di interesse dovrebbero rimanere entro un intervallo ben definito, con i rendimenti dei Treasury decennali tra il 4% e il 5% e gli spread prossimi al minimo delle valutazioni storiche. 

All'interno di questi intervalli, tuttavia, potrebbero presentarsi opportunità derivanti dalla rotazione tra i settori creditizi, soprattutto se la volatilità degli spread dovesse aumentare e le obbligazioni high yield dovessero sottoperformare gli asset investment grade di qualità superiore. L'incertezza sulle decisioni della Federal Reserve e sui cambiamenti di politica monetaria potrebbero innescare volatilità e creare opportunità nei settori più sensibili ai tassi di interesse, come l’IG, che ha una duration più che doppia rispetto all’high yield.  

 

3. Un mercato basato sulla selezione del credito

Gli spread creditizi si sono generalmente ripresi dagli ampi livelli registrati negli ultimi anni e alcuni settori hanno raggiunto i massimi livelli di contrazione della storia recente o ci sono molto vicini. È importante sottolineare che i mercati creditizi sono frammentati e diversificati, il che significa che non esiste un indicatore di valutazione che possa definire l’intero mercato “costoso” o “conveniente”. 

Adeguando le allocazioni in risposta a nuove opportunità, chi investe in strategie income multisettoriali può cercare di cogliere valore nei mercati creditizi ovunque esso si trovi.

A livello tematico, nei portafogli income multisettoriali, cerchiamo di investire in emittenti appartenenti a settori in cui vi sono potenziali catalizzatori della contrazione degli spread. Questi includono diminuzione dei costi, riduzione dell’indebitamento, ripresa delle valutazioni degli asset sottostanti, mitigazione del rischio di evento e miglioramento delle opportunità di rifinanziamento. Ad esempio, nel settore immobiliare commerciale, osserviamo un costante recupero del valore degli asset sottostanti, trainato da un contesto di finanziamento più favorevole e da un miglioramento dei tassi di occupazione.

Quando gli spread sono generalmente ridotti, la selezione degli emittenti diventa cruciale. In alcuni settori, tra cui quello farmaceutico, dei servizi di pubblica utilità, della sanità gestita, energetico e immobiliare commerciale, l’analisi fondamentale rivela opportunità in cui singoli titoli scambiano a spread più ampi rispetto al mercato generale e/o rispetto al fair value. 

Nel settore farmaceutico ravvisiamo numerose opportunità. Alcuni emittenti stanno riducendo il livello di indebitamento e potrebbero essere rivalutati al rialzo dalle agenzie di rating. In altri settori, prevediamo una contrazione degli spread per le società che hanno mitigato efficacemente il rischio di scadenza dei brevetti attraverso il lancio di nuovi prodotti.

 

4. L’aumento di emissioni legate a operazioni di M&A potrebbe generare opportunità

Dalla nuova amministrazione statunitense ci aspettiamo un contesto normativo più favorevole, che potrebbe determinare un aumento delle operazioni di fusione e acquisizione (M&A), offrendo opportunità. Le obbligazioni legate a operazioni di M&A sono generalmente emesse a premio rispetto alle obbligazioni già presenti sul mercato e spesso tendono a ridurre gli spread nel tempo, man mano che si realizzano le sinergie e le società riducono l’indebitamento.

Questa tendenza è stata evidente negli ultimi anni soprattutto nel settore farmaceutico, in cui le società hanno spesso emesso debito per finanziare acquisizioni. Nel corso del tempo, flussi di cassa più elevati hanno permesso a questi emittenti di ridurre il proprio indebitamento, fungendo così da catalizzatori per la riduzione degli spread.

Prevediamo un aumento delle operazioni di M&A in alcuni segmenti del settore sanitario. Valutazioni, track record delle operazioni di M&A e interazioni con i venditori saranno indicatori chiave per individuare opportunità e valore.

 

5. Le valutazioni dei titoli cartolarizzati restano interessanti

Il credito cartolarizzato si conferma interessante sia in termini assoluti che relativi. Gli spread in diversi segmenti rimangono ampi, a fronte dei timori legati all’impatto dei consumi e dell’immobiliare commerciale sul settore. 

Tuttavia, adottiamo un approccio opportunistico. I nostri analisti di asset-backed security (ABS) e commercial mortgage-backed security (CMBS) ritengono che queste preoccupazioni siano eccessive. Hanno infatti individuato opportunità di investimento in una selezione di tranche cartolarizzate ben capitalizzate, per le quali prevedono un ritorno delle valutazioni a valori storici rispetto ai titoli corporate IG.

Ad esempio, ravvisiamo valore in maniera selettiva nel settore degli immobili per uffici, compresi i titoli single-asset single-borrower (SASB) e CMBS conduit, poiché il ritorno al lavoro in presenza spinge al rialzo il tasso di occupazione migliorando il contesto di rifinanziamento. Le tranche con rating AA e A sono ben capitalizzate e offrono spread creditizi significativamente superiori rispetto alle controparti IG. 

 

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