Dopo un'apertura positiva ieri Wall Street ha incontrato nuovamente massicce vendite sui titoli tecnologici dopo che Tump ha confermato che entreranno in vigore oggi le tariffe del 2% sulle importazioni da Messico e Canada: l'indice SP500 ha perso l'1,76% (grafico in basso) e il Nasdaq il 2,76% grazie al -8,69% di NVIDIA e al -3,42% di Amazon, ma sono crollati anche i titoli petroliferi con Chevron in ribasso del 3,49% ed Exxon Mobil del 3,21% seguendo la discesa del WWTI sotto i 68 dollari al barile.
In ribasso anche i mercati azionari asiatici: Tokyo ha perso l'1.34% e Hong Kong lo 0,24%. Gli indici europei aprono in ribasso dell'1,25%. Pesa sui mercati anche la notizia che gli Stati Uniti hanno interrotto gli aiuti all'Ucraina.
I mercati obbligazionari europei aprono oggi in rialzo con rendimento del BTP decennale al 3,50% e quello del Bund al 2,4% dopo la flessione di ieri legata al dato dell'inflazione di febbraio superiore alle attese, mentre il rendimento del Treasury decennale scende al 4,17%.
Il petrolio WTI è sui minimi delle ultime settimane a 67,80 dollari al barile, l'oro sale a 2925 dollari l'oncia e l'argento è a 32,45 dollari. Sul mercato dei cambi l'Euro si rafforza a 1,0515 e il dollaro/Yen apre a 149,30.
Dal fronte macro oggi si attende solo il dato della disoccupazione nell'area Euro per il mese di gennaio.
