Il punto sui mercati

15/05/2015 11:00

I mercati azionari europei aprono la settimana con perdite nell'ordine dell'1-2%, delusi dall'assenza di notizie positive sul fronte greco, o almeno questa è la giustificazione che si legge in giro.  Da notare però come il mercato dei cambi sia molto meno negativo, con l'euro solo marginalmente più debole rispetto alla chiusura di venerdì.

Per il mercato dei cambi un accordo sulla Grecia è inevitabile in quanto i creditori sono troppo esposti per poter considerare l'evenienza di un default: sicuramente troveranno un sistema per guadagnare qualche mese senza passare dalla inevitabile soluzione della ristrutturazione del debito.

I mercati azionari sono comunque entrati in una fase di correzione che ha poco a che fare col il problema greco, ma più legata alla valutazione piuttosto elevata del mercato americano a fronte di utili aziendali in modesta flessione e al rialzo dei rendimenti obbligazionari.  Oggi il Bund è in recupero con il rendimento che sccende allo 0,84%, ma il mercato obblgiazionario sta chiarmente segnalando che non crede più nello scenario di deflazione e che sta finendo la fase di tassi a zero, e i mercati azionari stanno digerendo questo mutato scenario.

Si prospetta una fase difficile per gli investitori, con mercati azionari e obbligazionari orientati tutti al ribasso.

Mercoledì avremo la tanto attesa riunione  di giugno della Federal Reserve: nessuno si attende un rialzo dei tassi vista la debolezza del primo trimestre dell'anno dell'economia americana, ma si cercheranno segnali nel comunicato finale circa la possibilità di rialzo alla riunione di settembre.

L'attenzione odierna è invece puntata sulla produzione industriale USA di maggio, attesa alle 15:15, che dovrebbe mostrare un incremento dello 0,2%dopo la flessione dello 0,3% di aprile.

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