Portafoglio Prudente e Aggressivo: Agosto 2015

I mercati azionari hanno subito perdite significative nel mese di agosto, con il Nikkei che ha perso il 15,2%, l’indice di Shangai l’11,8% e il Dax il 9,8%. Più contenute le perdite di Wall Street, che chiude il mese a -6,1%. Le perdite maggiori sono state subite dai mercati che erano saliti maggiormente nella prima metà dell’anno: è quindi difficile parlare di tracollo dei mercati azionari, stiamo semplicemente assistendo a un ritracciamento dei guadagni dei mesi precedenti e il problema è capire sino a che livelli si estenderà nei prossimi mesi. Guardando ai singoli mercati i rischi inferiori sono per il mercato americano e per quelli europei, mentre gli asiatici e gli emergenti in generale sono da evitare. I mercati obbligazionari non sono stati influenzati dai movimenti degli azionari: i movimenti sono stati piuttosto limitati, sottoposti ai due fattori contrastanti dei timori di un rialzo dei tassi da un lato e da quelli deflazionistici dall’altro. I mercati obbligazionari europei hanno visto invece una marginale risalita dei rendimenti. Il mercato delle obbligazioni ad alto rendimento ha seguito l’andamento dei mercati azionari ed è stato fortemente penalizzato dalla fase di avversione al rischio, ed è probabile si assista a un ulteriore incremento dello spread sui titoli di Stato.



Alla luce di quanto avvenuto sulle principali piazze finanziarie, nella seconda metà di agosto abbiamo deciso di apportare una sostanziale modifica ai nostri portafogli. Prima di tutto abbiamo messo mano all’asset allocation, andando a sottopesare l’esposizione all’equity su entrambi i portafogli. Inoltre, abbiamo annullato all’interno delle singole asset class il peso sugli emergenti e sul continente asiatico, focalizzandoci sulle obbligazioni americane ed europee. Ma veniamo ai risultati che, benché con segno negativo, hanno limitato le perdite. Il portafoglio prudente ha fatto segnare -3,24% contro un benchmark 60-40 che ha lasciato sul campo quattro punti percentuali e mezzo. L’aggressivo invece, raccogliendo un rendimento di -5,10% batte il benchmark di quasi sei decimi di punto. Per quanto riguarda la performance assoluta, tra i fondi che hanno contenuto meglio le perdite abbiamo UBI SICAV Focus Italia R, seguito da Invesco Europ. Bond A e Gestielle Obbligazionario Corporate A. A livello di performance relativa, tra i fondi che hanno meglio interpretato l’umore dei mercati abbiamo il Polar Healthcare Opportunities R, il JPM-F Europe Eq. Plus A e il MS US Advantage A.

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