CFS Rating interpreta i mercati - Giugno '15

• I mercati azionari chiudono il mese di maggio contrastati, con quello americano che ha fatto un po’ meglio degli europei, mentre gli obbligazionari europei hanno proseguito la corsa al ribasso, con decennale tedesco che rende ora quasi un punto percentuale.


• I dati sull’inflazione europea e americana hanno mostrato segni di rafforzamento mettendo in dubbio la razionalità di rendimenti storicamente bassissimi. Il trend al rialzo dei rendimenti dovrebbe proseguire nei prossimi mesi e difficilmente i mercati azionari ne usciranno indenni, anche perché gli utili aziendali sono in calo, soprattutto negli USA.


• Il portafoglio è stato aggiustato ulteriormente riducendo l’esposizione sia sui mercati obbligazionari che sugli azionari, introducendo nel portafoglio fondi market neutral

MERCATI AZIONARI

• Nel mesi di maggio le performance dei mercati azionari sono state tutto sommato piatte: Wall Street guadagna un po’ più dell’1% nel mese e il 2,3% da inizio anno, mentre i mercati europei chiudono con guadagni inferiori al punto percentuale, con il mercato tedesco che ha fatto un po’ peggio finendo a -2%. Sul fronte settoriale è da notare la performance vicina al 12% dei titoli biotecnologici e il -3,7% degli energetici.


• Si tratta di risultati positivi se consideriamo il rialzo dei rendimenti obbligazioni e la modestia degli utili aziendali del primo trimestre. Gli utili del primo trimestre dell’indice del mercato americano sono ormai quasi tutti noti: gli utili per azione dell’S&P sono intorno a 21,86 dollari, in diminuzione del 12,1% sullo stesso trimestre del 2014, mentre gli utili operativi sono scesi del 5,5% e il fatturato del 3,1%. Le previsioni per il trimestre in corso sono attualmente intorno ai 26,67 dollari con una flessione tendenziale dell’1,7%. Gli utili degli ultimi quattro trimestri conclusisi a fine marzo sono stati pari a 99,3 dollari. A quota 2100 l’indice S&P 500 viene trattato a 21 volte gli utili degli ultimi quattro trimestri. Le aspettative per il 2015 sono al momento intorno ai 106 dollari. Utilizzando gli utili operativi la situazione migliora sensibilmente, essendo le previsioni per l’anno in corso a 116 dollari, per un P/E appena sopra quota 18. Gli analisti si attendono una sensibile ripresa degli utili nel secondo semestre di quest’anno, con utili trimestrali vicini ai 30 dollari nel corso dell’ultimo trimestre.


• Utili in calo e rendimenti obbligazionari in rialzo sono i due fattori che dovrebbero impedire rialzi dei mercati azionari nel corso dei prossimi mesi, e anzi aumentano il rischio di una correzione significativa. Questo scenario meno favorevole ci ha indotto a ridurre ulteriormente l'esposizione sui mercati azionari, America in primis. L'esposizione sui mercati europei appare invece meno a rischio.

MERCATI OBBLIGAZIONARI

• Anche in maggio è proseguito il veloce rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato europei : il rendimento dei decennali tedeschi si è avvicinato al punto percentuale, un livello non particolarmente elevato, ma notevole se confrontato con lo 0,07% toccato due mesi prima.


• Il rialzo dei rendimenti europei è spiegabile con la percezione di un miglioramento della congiuntura e il rialzo dell’inflazione europea “core” allo 0,9%. Anche il mercato americano ha subito l’impatto di un rialzo dell’inflazione in maggio all’1,8% e la disoccupazione di maggio non è stata certo di aiuto, rafforzando le aspettative di un rialzo dei tassi a settembre.


• Il Rimaniamo dell’idea che i mercati obbligazionari offrano più rischi che opportunità, anche se gli acquisti della BCE dovrebbero impedire rialzi significativi dei rendimenti.

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