26/06/2023

Bluestar: il reddito non è più (rosso) fisso

Dopo lo shock degli ultimi tre anni tra pandemie, recessioni, guerre, inflazione alle stelle ed il peggior ciclo di restrizione monetaria della storia è difficile aspettarsi di peggio. Per quanto i rischi restino, sul fronte geopolitico in particolare, riteniamo che si possa guardare ai prossimi trimestri con relativo ottimismo:

  • Il peggio per l’inflazione è passato. Abbiamo di fronte a noi un periodo di deflazione che ci porterà a livelli ben più gestibili, meno negativi per il potere d’acquisto dei consumatori e più coerenti con elevati livelli di debito pubblico. Questi infatti necessitano di crescite nominali più elevate per essere teoricamente sostenibili, dunque un tasso di inflazione più alto del totalmente anacronistico ed arbitrario 2% fissato in periodi storici completamente diversi. Le banche centrali lo sanno (anche se non lo dicono)
  • Il peggio per il ciclo di restrizione monetaria è finito. I tassi reali sono tornati positivi, le aspettative inflazionistiche di lungo termine restano ben ancorate, la credibilità anti inflazionistica delle banche centrali è stata riconquistata. Dopo aver aspettato troppo per aumentare i tassi, ora non serve fare l’errore contrario.
  • Il 2023 è caratterizzato da una disinflazione benigna e un soft landing che si sta dimostrando positivo per gli asset di rischio. Tuttavia nel 2024, o poco prima, assisteremo certamente ad un deciso rallentamento economico che aiuterà l’opera disinflattiva delle banche centrali e segnerà la fine completa del ciclo di restrizione per inaugurarne uno opposto. In ogni caso, salvo errori clamorosi, non ci aspettiamo profonde recessioni

Tale scenario risulta ideale per l’investimento nel reddito fisso, in particolare nel segmento Corporate IG di qualità che dopo anni di rendimenti ridicoli torna finalmente a contare qualcosa nei portafogli. Da una parte i tassi dovrebbero aver raggiunto il loro picco, con il peggio alle nostre spalle, dall’altra un eventuale allargamento degli spread a causa di una possibile moderata recessione sarebbe compensato da tassi nuovamente in discesa.

Per maggiori dettagli confermiamo che il nostro team è a vostra disposizione per rispondere alle vostre domande.

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