19/02/2021

Il più grande rischio del 2021

Negli ultimi anni abbiamo assistito in numerosi Paesi occidentali a comportamenti e scelte da parte di una consistente fetta della popolazione che probabilmente mai ci saremmo aspettati. Alcuni esempi possono essere il voto a favore della Brexit nel Regno Unito, l’elezione di Trump a presidente degli Stati Uniti d’America, l’ascesa dei gilet gialli in Francia e, a livello internazionale, il movimento No-Vax e la crescente sfiducia verso le istituzioni e coloro che le rappresentano.
Da circa un anno a questa parte anche sui mercati finanziari abbiamo cominciato ad assistere ad avvenimenti del tutto inaspettati e privi di senso economico. Uno su tutti il fatto che, nonostante tutte le economie mondiali (Cina esclusa) si trovino ancora in piena recessione e solo in lento recupero, le Borse si trovino sui massimi degli ultimi anni. Ma non è questo il fenomeno più sorprendente a cui abbiamo recentemente assistito.

Elon Musk non necessita certo di presentazioni. L’imprenditore sudafricano, conosciuto principalmente in quanto fondatore, CEO e CTO di Space Exploration Technologies Corporation, co-fondatore, CEO e product architect di Tesla e co-fondatore di PayPal, pochi giorni fa risultava essere l’uomo più ricco del mondo dopo aver superato Jeff Bezos, patron di Amazon, grazie al rialzo che il titolo Tesla ha ottenuto negli ultimi due anni (oltre il 1000%). Una enorme crescita che tuttavia non ha ancora trovato un effettivo riscontro nei risultati operativi ottenuti da Tesla o dalle altre aziende di cui è a capo. Tesla non ha ancora pubblicato un bilancio in utile, detiene quote di mercato marginali e un enorme ammontare di debito. La capitalizzazione di Tesla vale quanto tutti i maggiori produttori di automobili messi insieme a fronte di una produzione di veicoli notevolmente inferiore.

Come si spiega allora la quotazione attuale di Tesla?

Musk viene considerato da moltissimi un genio visionario. Un mito che si è costruito nel tempo attraverso un’intensa ricerca di attenzioni, in particolare sui social network, che necessita di essere continuamente alimentata da nuove uscite bizzarre e nuovi progetti futuristici. A questo scopo Musk utilizza una comunicazione caratterizzata da un tono diretto e provocatorio con il quale interviene su ogni tema politico, sociale e tecnologico di cui si è dibattuto negli ultimi anni. Le persone che sono affascinate dal suo carisma vengono poi attirate verso i suoi marchi e infine, non solo diventano suoi clienti, ma anche i principali promotori dei suoi prodotti e della sua visione.

Ma c’è di più. Poche settimane fa si è manifestato un avvenimento che, secondo alcuni, ha messo in discussione il funzionamento di alcune storiche dinamiche dei mercati finanziari come tutti noi le conosciamo. Durante l’ultima settimana di gennaio 2021 le azioni di Gamestop, catena di negozi specializzata in videogiochi con un modello di business probabilmente già obsoleto e messo ulteriormente a dura prova dal Covid, sono aumentate del 1700% grazie a milioni di piccoli investitori, che, motivati da una forte determinazione collettiva nata sui social media, hanno deciso di spingerne il prezzo a livelli stratosferici non solo totalmente scollegati dall’effettivo valore aziendale, ma anche da ogni più rosea aspettativa futura. Il loro obiettivo era proprio quello di continuare insensatamente a comprare le azioni di questa e altre società, in modo tale da provocare la ricopertura delle posizioni ribassiste (poi effettivamente avvenuta generando perdite miliardarie) da parte degli hedge funds che le detenevano. A Musk è poi bastato solo scrivere pochi tweet sul tema per infiammare ancor di più la folla, diventandone così uno dei principali leader. In passato si era già espresso con toni molto positivi riguardo l’agire dei piccoli investitori, ritenendoli addirittura in grado di esprimere intuizioni più profonde ed accurate rispetto ai grandi investitori istituzionali.

Ritornando a Musk e al fenomeno Tesla, come spesso accade a un gruppo di sostenitori si contrappone un gruppo di oppositori. Questi ultimi sono convinti che il suo obiettivo sia fondamentalmente quello di continuare ad alimentare questo mito di genio visionario allo scopo di continuare ad attrarre capitali, mantenere la fiducia dei propri sostenitori e rendere tollerabili i deludenti risultati operativi ottenuti finora dalle sue aziende. In effetti, secondo l’analisi fondamentale, il valore di Tesla non trova alcuna spiegazione. Quindi la spiegazione necessita di essere ricercata altrove. Forse proprio in quei social network, come Reddit, nei quali si sono creati negli ultimi anni forti movimenti sovversivi volti allo stravolgimento dell’establishment. Probabilmente anche quest’ultimo fenomeno che coinvolge Gamestop si fonda proprio sulla rabbia che un folto gruppo di persone prova nei confronti di un’istituzione che considera corrotta, ingiusta e che, quindi, va combattuta a tutti i costi. Nella loro visione le banche e Wall Street simboleggiano perfettamente l’establishment corrotto che fomenta le ineguaglianze e la povertà nella società. Quindi, secondo il loro pensiero, non c’è obiettivo più onorevole se non quello di arricchirsi a loro spese. La figura di Musk in questo ambiente si ritaglia una posizione incredibile. Nonostante sia diventato l’uomo più ricco del mondo proprio grazie a quegli stessi mercati finanziari, viene considerato il ribelle che vuole cambiare il mondo rivoluzionandolo, distruggendo e negando le sue consuetudini.

"A nostro avviso il rialzo di Tesla e il fenomeno Gamestop sono tuttavia solo la punta dell’iceberg. Ci sono numerosi altri “influencer” che stanno adottando un comportamento analogo a quello di Musk generando forti ed ingiustificati rialzi di molti titoli azionari ed importanti profitti per coloro che vi hanno investito."

Per comprendere un fenomeno con il quale si sono dimostrati incapaci di operare, cercando di recuperare il divario di cui Musk si è servito abilmente, alcune importanti istituzioni finanziarie hanno iniziato a cercare di assumere personalità conosciute solo sui social network senza nessuna formazione finanziaria. Stiamo veramente arrivando a questo assurdo? Secondo noi no o quantomeno solo in minima parte.

 Per l’autorità di vigilanza mondiali è sempre più urgente intervenire per predisporre misure di regolamentazione efficaci sulle app di trading ed evitare ogni forma di “market abuse”. Bisogna subito consentire agli utenti delle app di operare in maniera più consapevole in un ambiente protetto in ambito cyber sicurezza. L’utilizzo sconsiderato degli strumenti derivati, la facilità di manipolazione degli utenti e la poca trasparenza sulle fonti dell’informazioni condivise sono il giusto mix per il caos.

La reazione futura dei piccoli investitori nei confronti di queste necessarie regolamentazioni è difficile da prevedere. Accetteranno di buon grado le regolamentazioni imposte o risponderanno con un’improvvisa uscita di massa dal mercato? La probabilità di assistere allo scoppio di una bolla speculativa, alla pari della famosa dot.com degli anni 2000, non sembra essere così tanto remota.

"In SWM stiamo monitorando con attenzione ed una certa preoccupazione tutti questi avvenimenti, consapevoli che prima o poi tutti i nodi verranno al pettine. I mercati finanziari torneranno presto a quotare su livelli più in linea con la realtà e l’economia reale, esattamente come si sono già esauriti alcuni fenomeni citati nel primo capoverso di questo articolo. Pertanto, anche nel 2021 continueremo ad agire con il nostro approccio “Swissness” che non è solo il nome del nostro fondo Equity svizzero che nel 2020 ha realizzato una performance di oltre il 15% battendo l’indice SPI di oltre il 10%, ma un vero e proprio modo di pensare che coinvolge tutti i nostri fondi come l’Erasmus Bond, solido fondo obbligazionario difensivo Investment Grade (+1.28% nel 2020) e l’Explorer Fund of Funds, che diversifica in tutte le asset class cercando di realizzare un rendimento assoluto in ogni condizione di mercato (+3.64% nel 2020)."

Contributo a cura di
Lorenzo Borri, Cristiano Bajo e Alessandro Angeli - SWM SwissWealth Management SA

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