Si apre la settimana delle trimestrali dei cinque giganti del mercato azionario globale Google, Facebook, Apple. Amazon e Microsoft, che rappresentano quasi un quarto dell’indice SP500, settimana che finisce venerdì con il dato tanto seguito e poco affidabile dell’occupazione USA di ottobre.
L’attacco israeliano all’Iran di sabato sembra aver tranquillizzato gli investitori essendo stato limitato a obiettivi militari, e i futures sugli indici americani hanno guadagnato mezzo punto in Asia. Tokyo ha chiuso al rialzo del 2% anche grazie al tracollo dello Yen dopo che il governo ha perso la maggioranza parlamentare, Seul ha guadagnato l’1,13% e Hong Kong sale dello 0,25%. Gli indici europei aprono in rialzo di mezzo punto percentuale.
Nuovamente in ribasso i mercati obbligazionari con il rendimento del Treasury decennale che si avvicina al 4,30%, quello del BTP al 3,54% e quello del Bund al 2,34%. Sul mercato dei cambi l’Euro apre a 1,0810 mentre sale il dollaro/yen a 153,40.
In ribasso le commodities con il petrolio che perde tre dollari a 68,50, l’oro scende a 2750 dollari l'oncia e l’argento a 33,70.
Venerdì Wall Street ha chiuso contrastata con l’SP500 praticamente invariato (grafico in basso), ma il DowJones è negativo e il Nasdaq positivo: Tesla ha guadagnato un altro 3,34% e quindi il 25% in due giorni, ma anche gli altri tecnologici nono sono stati da meno con Google a +1,57% e Facebook a +0,96%. In ribasso invece i titoli Value con Bank of America che ha perso l’1,78% e JPMorgan l'1,19%.
Oggi non sono attesi dati macro mentre prosegue la stagione delle trimestrali con molte società che riportano gli utili, tra le quali la Ford. Domani è attesa quella di Google.