Fondo: Eurizon Azioni Energia e Materie Prime
ISIN: IT0001260618
Categoria CFS Rating: Az. Energia
Società: Eurizon Capital SGR Spa
Performance mensile: +12,50%
Manager: Maria Luisa Medaglia
Ruolo: Specialista di energia e materie prime nel team Equity Research di Eurizon Capital SGR.
Biografia Professionale
Nel 1997 si laurea in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Pavia. Successivamente consegue il Master in Economia e Finanza Internazionale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dopo esperienze nell’ambito dell’intermediazione finanziaria e della tesoreria leasing in primarie società controllate dall’Istituto Sanpaolo di Torino entra nel 2000 in Sanpaolo Asset Management (oggi Eurizon Capital SGR) ricoprendo diversi ruoli. Dal 2002 si occupa principalmente di analisi finanziaria e gestione di portafoglio per i settori Materials, Utilities ed Energy. Dal 2008 al 2011 è responsabile del fondo Eurizon Azioni Energia e Materie Prime. Dal 2012 è portfolio manager e analista Energy, Materials e Utilities nel team European & US Equity Research di Eurizon Capital SGR.
Eurizon Azioni Energia e Materie Prime, come da regolamento, investe principalmente in strumenti di natura azionaria denominati in dollari USA, in yen, in euro e in sterline, di società dei paesi dell'Unione Europea, del Nord America e del Pacifico, principalmente operanti nei settori energia e materie prime.
Il fondo si caratterizza per un portafoglio molto concentrato, i primi dieci titoli rappresentano da soli più del 50% del patrimonio. Come avviene lo stock picking?
L’attività di selezione dei titoli del fondo viene fatto con un approccio prevalentemente bottom up. I titoli vengono scelti sulla base di screening valutativi di settore e sotto-settore all’interno dei quali ci si propone di individuare le società che presentano fondamentali solidi e un migliore andamento degli utili, naturalmente supportate da valutazioni assolute e relative più interessanti all’interno del settore. Le singole scelte sono accompagnate anche dal monitoraggio delle principali variabili macro economiche che distinguono ciascuna società.
Per il fondo in questione, quali sono i vantaggi offerti da una doppia strategia che prevede l’investimento nel settore energetico e delle materie prime?
Il vantaggio è principalmente in termini di sinergie, in quanto spesso le conoscenze su un comparto possono essere utili per meglio comprendere e/o anticipare quanto accade sull’altro. Inoltre in presenza di chiari trend di settore non è da escludere l’attuazione di un “pair trade” tra i due anche se, va ribadito, che la strategia dominante del fondo rimane la selezione titoli.
Nel mese di ottobre il fondo, grazie anche al buon andamento del settore di riferimento, realizza un +12,50%, riuscendo a battere di quasi un punto percentuale il suo benchmark. Quali sono le ragioni che sottendono il risultato e quali sono i titoli che hanno sfruttato al meglio le opportunità offerte dal mercato?
Nel mese di ottobre l’approccio è stato indubbiamente più costruttivo sul comparto energetico, perseguendo l’investimento in società “highly cash generative” o in fase di ristrutturazione. Sul lato materie prime la fine della stagione estiva ha offerto molteplici opportunità di investimento. Il comparto è altamente diversificato ed offre comunque opportunità di investimento relative anche alla luce della conoscenza pluriennale del settore.
Il fondo risulta tra i meno volatili della nostra categoria Az. Energia. Il contenimento della volatilità è uno dei vostri obiettivi di gestione?
No, il contenimento della volatilità è il risultato delle scelte di selezione titoli e della ricerca di idee di investimento con fondamentali solidi e idonei su un orizzonte di lungo termine.
Quali sono le sue aspettative per il settore energia e materie prime nei prossimi mesi?
Attualmente la view sul comparto petrolifero rimane strategicamente cauta in quanto anche se non escludiamo nel breve un incremento del prezzo del petrolio, grazie ad una domanda che continua a sorprendere, complessivamente le dinamiche domanda e offerta non sono tali da ravvisare un ritorno nel lungo del prezzo del petrolio sopra i 70 dollari. Sul comparto delle materie prime la debolezza degli emergenti ed il dollaro forte non depongono a favore dell’area, tuttavia, come abbiamo già detto, la molteplicità di sfaccettature del comparto consente di individuare le opportunità di investimento. Inoltre, l’attuale environment di tassi di interesse storicamente molto bassi rende in ogni caso potenzialmente attrattivo l’investimento in azioni.