Un fondo è inserito in questa categoria se investe senza vincoli geografici o settoriali in titoli azionari large cap (elevata capitalizzazione). Una capitalizzazione di mercato che supera i 10 miliardi di dollari è considerata elevata.
Fra i benchmark più rappresentativi c’è sicuramente l'indice MSCI World, composto da circa 1600 titoli e perciò ben più concentrato del suo equivalente per le small cap. La scomposizione geografica rivela un’egemonia di titoli provenienti dagli USA, che da soli rappresentano oltre la metà del portafoglio titoli. Al secondo posto ma a lunga distanza troviamo titoli giapponesi e a seguire i britannici. Il breakdown settoriale rivela una scomposizione più equilibrata: se il settore più rappresentato è quello dei titoli finanziari che vale circa il 20% del portafoglio, si aggirano attorno ai 10 punti Beni di consumo, Information Technology, Health Care e Industriali. I principali titoli sono quelli più famosi del mercato americano: da Apple a Exxon Mobil e Microsoft, Johnson & Johnson e Wells Fargo.
Molti fondi offrono delle classi che coprono il rischio cambio contro l'euro o contro il dollaro, con performance che sono state notevolmente influenzate da questa caratteristica. Considerato il forte peso dei titoli statunitensi in portafoglio, gli indici MSCI World presentano un andamento piuttosto correlato con i listini azionari americani. La categoria azionari internazionali conta circa 300 comparti e risulta perciò piuttosto popolata, tenendo presente che le diverse macrocategorie geografiche di azioni hanno numerosità non dissimili ad eccezione dell’area euro, per la quale il numero dei fondi al suo interno negli ultimi anni ha subito un calo.
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