Pioneer Azionario America A miglior fondo di maggio" /> Analisi - CFS Rating
15/06/2016

Pioneer Azionario America A miglior fondo di maggio

Fondo: Pioneer Azionario America A
ISIN: IT0001029880
Categoria CFS Rating: Az. America
Società: Pioneer Inv. Management SGRpa
Sito: www.pioneerinvestments.it
Performance mensile: +5,00%
Nella foto: Andrew Acheson


Andrew Acheson è Senior Vice Presidente di Pioneer Investiment Management, Inc, la divisione americana di Pioneer Investment e Portfolio Manager e Leader del Team US Growth, che ha sede a Boston. In qualità di capo del Growth Team, Andrew è responsabile della gestione di diverse strategie e vanta un’esperienza ventennale nella gestione di portafogli.



Il fondo investe principalmente  in strumenti finanziari di emittenti dell’America del Nord. Come avviene lo stock picking?
Investiamo in un gruppo ampiamente diversificato di aziende industriali caratterizzate da buoni fondamentali, crescita sostenibile degli utili e bilanci under-levered in grado di generare free cash flow e che hanno un ampio potenziale di crescita in prospettiva.


Attualmente il portafoglio è prevalentemente investito su Tecnologia, Farmaceutici e Beni di consumo con un certo sovrappeso rispetto al benchmark a scapito dei finanziari e degli industriali, avvicinando il fondo a quelli Growth: è una scelta strutturale o semplicemente congiunturale?

Abbiamo una inclinazione strutturale verso l’investimento in settori quali information technology, health care e il settore dei beni di consumo, perché prediligiamo aziende di qualità, che normalmente tendono a rientrare in settori come quelli citati. Deteniamo meno titoli del settore finanziario e industriale, perché qui troviamo aziende che soddisfino le nostre esigenze in numero minore.

Per quanto riguarda il nostro benchmark, siamo sovrappesati sul settore dell’health care perché vediamo opportunità nell’under-performance del settore da inizio anno. Prediligiamo il settore dell’IT ma siamo sotto-pesati perché riteniamo che siano poche le aziende che soddisfino il nostro processo di investimento bottom-up.


Prevede di modificare l’attuale asset allocation settoriale nei prossimi mesi?

No, non abbiamo in previsione cambiamenti significativi all’attuale allocazione settoriale. Potremmo mettere mano all’allocazione settoriale, tuttavia, se la volatilità del mercato dovesse aumentare e dovessimo trovare opportunità importanti in qualche settore al momento non coperto.


A maggio Pioneer Azionario America A guadagna cinque punti percentuali grazie ai quali è primo in termini di performance tra tutti i fondi di diritto italiano, grazie anche al buon andamento del mercato di riferimento. Sul mese riesce inoltre a battere il benchmark di riferimento, l’indice MSCI North America NTR. Da inizio anno però il fondo chiude in territorio negativo e lascia sul campo diversi punti percentuali rispetto al benchmark.  A cosa è dovuto questo risultato? Quali sono le scelte che si sono rivelate premianti e quali invece non hanno portato ai risultati sperati?

La strategia da inizio anno ha prodotto rendimenti in qualche modo inferiori rispetto al benchmark perché le azioni di qualità hanno perso quota a favore di azioni di aziende di qualità inferiore. Le azioni più performanti della nostra strategia provengono dal settore energetico, il cui rally è dovuto al recupero del prezzo del petrolio. Questo rendimento, tuttavia, è stato vanificato dal crollo dei titoli healthcare, vittime di una emorragia di capitali spostatisi verso settore dell’economia caratterizzati da una maggiore ciclicità. Anche le posizioni nel settore finanziario   non hanno brillato dall’inizio dell’anno, a causa di una situazione macro che rimane penalizzante per il settore, colpito dalla depressione dei tassi. Pensiamo che il moderato rialzo dei tassi di interesse negli USA, al più tardi l’anno prossimo possa sostenere il settore finanziario.


Il mercato americano rimane il migliore tra le principali piazze finanziarie e l’unico in rialzo da inizio anno, questo nonostante le trimestrali abbiamo confermato le aspettative di una riduzione degli utili nel primo trimestre. Cosa dobbiamo aspettarci per il periodo estivo dai mercati?

Guardando alla seconda metà del 2016, osserviamo una valutazione delle azioni in qualche modo “fair” ossia corretti, o al massimo una quotazione leggermente sottovalutata. Prevediamo che la recente volatilità sperimentata sui mercati non cessi, perché permangono le cause globali che la provocano e determinano un sentiment di mercato negativo, che includono una crescita economica lenta in Cina, la compressione dei prezzi di petrolio e commodities e le tensioni geo-politiche.

Inoltre, con le elezioni Presidenziali del 2016 negli Stati Uniti, la retorica politica proveniente dai diversi candidati oltre che il risultato delle elezioni, sono fattori che gli investitori dovranno prendere in considerazione nelle loro valutazioni

Riteniamo che il portafoglio del fondo sia ben posizionato anche in vista di una fase di mercato caratterizzata da una volatilità maggiore, perché è investito in società ad alta capitalizzazione e di qualità. Crediamo che società come queste rappresentino il modo migliore per continuare a creare valori, anche nei momenti di mercato più delicati.

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