20/01/2025

Capital Group: Prospettive sul reddito fisso

Capital Group: Prospettive sul reddito fisso - la resilienza degli USA fornisce un ancoraggio

A cura di Flavio Carpenzano, Investment Director Reddito Fisso di Capital Group

La resilienza dell’economia statunitense sarà un fattore trainante chiave dei mercati finanziari nel 2025 e oltre. Dopo aver scongiurato una recessione, i dati economici sembrano indicare un ritorno degli Stati Uniti a una fase di metà ciclo.

Con una nuova amministrazione entrante a Washington nel 2025, le politiche sui dazi e la spesa fiscale non sono ancora state del tutto articolate o implementate. Mentre gli investitori cercano di valutare le politiche specifiche e il relativo impatto potenziale sull’inflazione e l’economia in generale, ci aspettiamo che la volatilità dei tassi rimanga elevata nel breve periodo. Ad ogni modo, la volatilità non è necessariamente negativa – per gli investitori attivi può generare opportunità nell’ambito della duration, del posizionamento sulla curva dei rendimenti e dei settori strutturati come ad esempio gli MBS. 

I rendimenti iniziali elevati e il calo dei tassi d’interesse offrono un contesto solido per il reddito fisso, nonostante gli spread in linea generale contratti. Di seguito tratteremo più nel dettaglio i segmenti principali del reddito fisso. 

Obbligazioni corporate investment grade

L’outlook di crescita positivo dovrebbe, a parità di condizioni, offrire un contesto favorevole per i mercati del credito, che continuano a godere di un forte supporto tecnico. Sebbene ciò si rifletta già in spread contratti, l’esperienza passata indica che, in assenza di un significativo catalizzatore esterno, gli spread possono rimanere ai livelli attuali per qualche tempo. In assenza di un tale catalizzatore, riteniamo che gli investitori in obbligazioni corporate investment grade (IG) possano continuare a beneficiare dei rendimenti interessanti offerti dal segmento di alta qualità del mercato.  

Considerando l’attuale compressione degli spread, la selezione dei titoli è fondamentale e abbiamo individuato alcune opportunità nei titoli farmaceutici e nelle utility. Negli ultimi due anni, diverse case farmaceutiche hanno emesso debito per finanziare acquisizioni volte a incentivare le loro pipeline di prodotti. Trattandosi in genere di business non ciclici, sono in grado di mantenere flussi di cassa stabili che consentiranno loro di ridurre il debito negli anni successivi. Nel campo delle utility, stanno emergendo nuove opportunità collegate all’evoluzione del contesto normativo e all’aumento delle spese in conto capitale per soddisfare la domanda di energia in rapida espansione dai data center. 

A livello globale, le valutazioni delle obbligazioni corporate riflettono la divergenza tra l’economia statunitense, più resiliente, e quella europea, più fragile e dipendente dalla Cina. Il segmento bancario rimane favorito: le banche europee dispongono di un livello elevato di capitalizzazione, una buona qualità degli asset e ampia liquidità.  

Settori cartolarizzati

Molte aree del mercato degli MBS di enti pubblici risultano più economiche rispetto alle controparti corporate. 

Con una gamma straordinariamente ampia di cedole per gli MBS di enti pubblici, gli investitori possono costruire un portafoglio diversificato. Le cedole più elevate offrono una buona remunerazione con spread e rendimenti nominali interessanti, anche se la volatilità dei tassi d’interesse rimane significativa. 

Le valutazioni del credito cartolarizzato rimangono interessanti rispetto al credito corporate. Gli asset-backed securities (ABS) forniscono un reddito competitivo nel tratto a più breve termine della gamma di scadenze.

High yield

In un contesto caratterizzato dal timore di una recessione, le società high yield hanno perlopiù realizzato utili solidi e operato con prudenza negli ultimi anni, e si trovano dunque in una situazione finanziaria discreta. Il ciclo dei tagli dei tassi della Fed dovrebbe fornire un ulteriore elemento di protezione.  

Anche se gli spread dell’high yield sono storicamente contratti, la resilienza dell’economia statunitense e la migliore qualità creditizia del settore rendono interessanti i rendimenti all-in. La duration più breve dovrebbe inoltre offrire diversificazione per i portafogli obbligazionari più ampi. Con ridotte esigenze di rifinanziamento nei prossimi 24 mesi e un outlook positivo per la crescita economica e gli utili aziendali, le perdite su crediti rimarranno probabilmente contenute.

Nel segmento delle comunicazioni via cavo e satellite, che affrontano difficoltà a lungo termine, alcuni emittenti di qualità superiore evidenziano valutazioni interessanti. In altre aree, la potenziale deregolamentazione della nuova amministrazione potrebbe creare un contesto favorevole per le operazioni M&A nei settori delle materie prime e dell’energia.  

In conclusione

Le obbligazioni sembrano aver ripreso il loro ruolo tradizionale di elementi di diversificazione del portafoglio. Lo abbiamo visto chiaramente all’inizio di agosto 2024 quando i mercati azionari sono finiti sotto pressione sulla scia dei dati economici più deboli del previsto. Mentre le azioni hanno realizzato un sell-off, i mercati obbligazionari hanno messo a segno un rally, mitigando le perdite per i portafogli misti. Negli ultimi 50 anni, la correlazione negativa tra obbligazioni e azioni si è verificata tipicamente quando l’inflazione era vicina al target del 2% della Fed. Anche se ci sono state eccezioni (soprattutto negli anni Novanta), nei periodi di inflazione elevata le asset class hanno evidenziato in genere una correlazione positiva. Guardando al 2025 l’inflazione rimane in traiettoria verso il target, e questo significa che il reddito fisso potrebbe ancora una volta rappresentare una fonte di reddito, diversificazione e stabilità per contrastare la volatilità dei mercati azionari.

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