I dati macro americani di ieri sono stati più deboli del previsto con 238 mila nuove richieste di sussidi di disoccupazione e i nuovi cantieri residenziali in diminuzione del 5,5%, ma il mercato obbligazionario non ne ha tratto beneficio e il rendimento del Treasury decennale è rimasto fermo al 4,25%, che è comunque sui minimi delle ultime settimane. Come previsto la banca nazionale svizzera ha tagliato i tassi di un quarto di punto mentre la Bank of England li ha lasciati invariati.
A Wall Street hanno perso terreno i tre titoli sopra i 3,2 trilioni di dollari di capitalizzazione dopo i notevoli rialzi dei giorni scorsi: NVIDIA ha perso il 3,54%, Apple il 2,15% e Microsoft l‘1,78% indebolendo il Nasdaq dello 0,81%. Il Dow Jones ha invece chiuso in rialzo dello 0,77% nonostante gli ultimi due titoli facciano parte anche di questo indice, sostenuto dai titoli energetici con Chevron che ha guadagnato il 2,13% e dai finanziari: JPMorgan ha chiuso a +0,85%.
L’indice SP500 ha perso lo 0,25% a 5473 punti dopo un’apertura sopra quota 5500 (grafico in basso).
Gli indici europei hanno chiuso ieri in territorio positivo con lo Stoxx50 a +1,30%, mentre gli indici asiatici hanno chiuso oggi in ribasso con Tokyo che ha perso lo 0,07%, Seul lo 0,83% e Hong Kong che sta perdendo l'’,40% indebolito dai titoli tecnologici.
I mercati obbligazionari europei aprono questa mattina in leggero rialzo con il rendimento del BTP decennale che scende al 3,91%, quello del Bund al 2,40%. Sul mercato dei cambi l’Euro rimane debole a 1,0710 mentre il dollaro/yen sale ulteriormente a 159,00.
Positive le commodities con il petrolio WTI a 81,20 dollari al barile, l’oro spot a 2357 dollari l’oncia e l’argento di luglio a 30,40.
Dal fronte macro oggi si attendono gli indici HCOB della congiuntura europea di giugno, quelli S&P Global della congiuntura USA e le vendite di case negli Stati Uniti di maggio.