Nuovo massimo storico per l’indice SP500 che ha guadagnato lo 0,25% finendo a 5733 punti (grafico in basso) mentre il Nasdaq ha chiuso a +0,57% e il Russell 2000 delle small caps a +0,08%. Più ampi i rialzi dei mercati europei con Parigi a +1,28%, il Dax a +0,80% e Milano a +0,60%.
A Wall Street i principali titoli tecnologici hanno chiuso in territorio positivo con l’eccezione di Microsoft che ha perso un punto percentuale e Facebook che ha perso lo 0,19: NVIDIA è stato il migliore salendo del 3,93% seguito da Tesla a +1,71%.
Gli indici azionari asiatici hanno chiuso contrastati con Hong Kong in rialzo dello 0,80%, Tokyo che ha perso lo 0,25% e Seul l’1,34%. Gli indici europei aprono in ribasso di mezzo punto percentuale e i futures americani cedono lo 0,20%.
I mercati obbligazionari europei hanno chiuso in rialzo dopo i dati deboli degli indici ISM con il rendimento del Bund a 2,14% e quello del BTP a 3,48%, e anche i Treasurys americani hanno recuperato terreno dopo il crollo dell’indice della fiducia dei consumatori calcolato dal Conference Board per settembre annunciato ieri: il rendimento del decennale questa mattina apre a 3,74%.
Ancora in rialzo le commodities: l’oro di dicembre tratta questa mattina a 2679 dollari l’oncia, l’argento sale a 32,08 dollari e il petrolio WTI di novembre tratta a 71,30 .
Sul mercato dei cambi l’Euro si riprende avvicinandosi a quota a 1,120 grazie ai dati americani deboli mentre il dollaro/Yen scende a quota 143,70.
Dal fronte macro oggi si attende solo il dato americano delle vendite di nuove abitazioni e quello settimanale delle scorte petrolifere.