Il dato sui prezzi al consumo USA di aprile è stato il linea con le previsioni a +0,3% mensile e 3,4% tendenziale, ma la reazione del mercato obbligazionario è stata molto positiva con il rendimento del Treasury decennale che è sceso al 4,33%. Il dato non dovrebbe influenzare le aspettative di riduzioni dei tassi da parte della Federal Reserve e infatti il mercato continua a scontare al 50% un taglio in settembre, e forse la reazione è più legata al dato delle vendite al dettaglio di aprile uscite invariate sul mese precedente.
Negativa anche la reazione del dollaro che è sceso a 154,25 contro lo Yen mentre l’Euro è salito a 1,0875.
L’indice SP500 ha guadagnato l’1,17% finendo a 5308 punti, nuovo massimo storico (grafico in basso), con ampi rialzi dei principali titoli tecnologici: NVIDIA è stato il migliore a +3,58% seguito da Facebook a +2,05% e Microsoft a +1,75%, mentre Apple e Googla salgono dell’1,2% circa. Tesla va come al solito per conto suo e perde il 2,01% mentre Amazon cede lo 0,58%.
Positivi anche gli indici asiatici con Tokyo che ha guadagnato l’1,41%, Hong Kong l’1,45% e Seul lo 0,80%. Gli indici europei aprono praticamente invariati con lo Stoxx50 che perde lo 0,10%.
Il petrolio WTI apre questa mattina a 79,10 dollari al barile e il Brent apre a 83,20 dollari mentre prosegue il rally dei mercati preziosi.
Dal fronte macro oggi l’attenzione è puntata sul dato settimanale USA delle richieste di sussidi di disoccupazione, sull’indice della Fed di Philadelphia per il settore manifatturiero e sulla produzione industriale di aprile.
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