Dopo un +0,9% di venerdì e un -0,96% di lunedì, ieri l’indice Sp500 ha guadagnato lo 0,98% finendo a 5751 punti (grafico in basso) mostrando una notevole indecisione sul trend da prendersi.
I titoli petroliferi sono stati particolarmente penalizzati, i bancari hanno chiuso poco mossi mentre sono stati spinti al rialzo i soliti titoli tecnologici: NVIDIA è stato ancora il migliore con un rialzo del 4,05% seguito da Apple a +1,84%. In ampio ribasso invece i titoli petroliferi con Exxon Mobil che ha perso il 2,66% appesantendo il Dow Jones.
I mercati asiatici hanno chiuso oggi contrastati con Tokyo che ha guadagnato l’1,01%, ma gli indici cinesi domestici hanno chiuso in ribasso del 7% circa perdendo quanto guadagnato il giorno prima e Hong Kong dell’1,5%.
Gli indici europei aprono la giornata in ribasso dello 0,10% circa mentre i futures sugli indici americani sono perdono lo 0,3%.
I mercati obbligazionari aprono questa mattina in leggero rialzo: il rendimento del Bund apre invariato al 2,23%, quello del BTP scende a 3,54% mentre il rendimento del Treasurys decennale è sui livelli di ieri a 4,02%.
L’oro di dicembre tratta questa mattina in ribasso a 2631 dollari l’oncia, mentre l’argento scende a 30,80 dollari. Il petrolio WTI estende la correzione di ieri e apre questa mattina a 74,10 dollari al barile.
Sul mercato dei cambi l’Euro tratta a quota a 1,0950 mentre il dollaro/Yen apre a 148,40.
Dal fronte macro oggi non si attendono dati significativi, ma alle 20:00 saranno rese pubbliche le minute dell’ultima riunione della Federal Reserve.