Il dato dei prezzi alla produzione americani di dicembre è uscito ieri inferiori alle attese, ma la reazione del mercato obbligazionario è stata molto modesta. Wall Street a sua volta è rimasta abbastanza ferma con l’indice SP500 che ha guadagnato lo 0,11% finendo a 5842 punti dopo un''apertura migliore (grafico in basso).
Anche ieri sono stati i titoli Value a fare meglio, con JPMorgan che ha guadagnato l’1,33%, Chevron un punto percentuale e Bank of America l'1,6%.
In ribasso invece i principali titoli tecnologici con Facebook il peggiore a -2,30%, Tesla a -1,72% e NVIDIA a -1,10%.
Il mercato dei Treasurys ha chiuso in leggero rialzo e questa mattina il rendimento del decennale apre a 4,78%. Quello del Bund sale al 2,61% e quello del BTP decennale al 3,81%.
I mercati asiatici oggi hanno chiuso leggermente positivi con Tokyo in rialzo dello 0,09%, Hong Kong dello 0,34% e invariata. Gli indici europei aprono oggi in rialzo dello 0,20% mentre i futures sugli indici americani guadagnano lo 0,06%.
Contrastate le commodities con il petrolio WTI in ribasso a 76,80 dollari al barile, l’oro a 2701 dollari l’oncia e l’argento a 30,70. Sul mercato dei cambi l’Euro risale a 1,0300 mentre il dollaro/yen apre a 157,00.
Dal fronte macro oggi è attesa la stima finale dell'inflazione di dicembre i alcuni Paesi dell'area Euro, mentre è già uscita l'inflazione per la Gran Bretagna al 2,5%, inferiore alle attese. Nel pomeriggio avremo il dato dei prezzi al consumo USA di dicembre e le previsioni sono per un aumento del tasso tendenziale al 2,9%, ma quello Core dovrebbe essere invariato al 3,3%.
Inizia poi la stagione delle trimestrali con quelle di JPMorgan, Wells Fargo e Citigroup.