23/02/2024

Azionari euforici dopo la trimestrale di NVIDIA

L’esplosione al rialzo di NVIDIA dopo la trimestrale superiore alle attese, con il titolo che ha guadagnato il 16,4%, ha spinto al rialzo l’intero comparto tecnologico permettendo al Nasdaq di chiudere a +2,96%, mentre l’SP500ha guadagnato il 2% finendo a 5081 punti, nuovo massimo storico (grafico in basso). La concentrazione degli acquisti sul comparto tecnologico spiega la performance modesta del Russell 2000 che ha limitato il rialzo dello 0,72%. 

A parte quello di NVIDIA è notevole il +3,87% di Facebook e il +3,55% di Amazon. Microsoft ha guadagnato il 2,35% mentre è più modesto il +1,12% della Apple, che continua a sottoperformare essendo più legata alla congiuntura cinese. Fermo al palo il settore bancario con Bank of America che perde lo 0,27% e anche quello petrolifero, con Exxon Mobil e Chevron invariate nonostante il petrolio WTI sopra quota 78 dollari al barile. 

Gli indici europei hanno seguito in parte il rally di Wall Street con guadagni intorno all’1,25 e anche Milano ha chiuso a +1% nonostante l’assenza di titoli tecnologici nel listino, mentre gli indici asiatici hanno chiuso l’ultima sessione della settimana contrastati, con Tokyo il rialzo del 2,19%, Seul a +0,1% ma Hong Kong il leggero ribasso. Positiva Taiwan grazie al +1% di Taiwan Semiconductors. 

I mercati obbligazionari stentano a riprendersi e ieri hanno tentato un recupero dopo un’apertura debole sull’uscita dell’indice PMI dell’S&P per gli Staiti Uniti che ha mostrato un miglioramento del settore manifatturiero in febbraio, ma un peggioramento di quello dei servizi. Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione non sono state di aiuto scendendo oltre le attese. In ogni caso il rendimento del Treausry decennale questa mattina apre a 4,33%, quello del Bund a 2,44% e quello del BTP a 3,91%. 

Sul mercato dei cambi questa mattina l’Euro apre a 1,0830 mentre il dollaro si rafforza contro lo Yena 150,50. 

Dal fronte macro si segnala il dato appena uscito della crescita del PIL tedesco del quarto trimestre a –0,2% Y/Y, ma si tratta della stima finale, mentre alle 10:00 avremo l’indice IFO della congiuntura tedesca di febbraio. Non sono invece attesi dati macro americani. 

 

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