La settimana si è aperta con qualche presa di beneficio sui mercati azionari che rimangono comunque vicini ai massimi dell’anno: l’indice SP500 ieri ha chiuso in ribasso dello 0,31% a 5218 punti (grafico in basso), ma i futures sugli indici americani trattano a +0,20% preannunciato una seduta odierna in recupero. Ieri abbiamo avuto varie dichiarazioni di membri della Federal Reserve, dalle è quali è emerso un consenso molto ridotto sui tre tagli dei tassi per il 2024: il presidente della Fed di Atlanta Bostic ha parlato di un solo taglio previsto.
I mercati asiatici hanno invece chiuso positivamente con Tokyo a +0,12, Hong Kong a +0,85% e Seul a +0,72%. Quelli europei aprono invariati.
A Wall Street i principali titoli tecnologici hanno chiuso contrastati con Microsoft il peggiore a –1,37% seguito da Facebook a –1,29% e Apple a –0,83% mentre Tesla ha guadagnato l’1,05%, NVIDIA lo 0,76% e Amazon lo 0,47%.
Positivi i titoli petroliferi seguendo il WTI verso quota 82 dollari al barile: Exxon Mobil sale dell’1,02% e Chevron dell’1,17%. In ribasso invece di quasi un punto percentuale i principali titoli bancari.
I mercati obbligazionari aprono la settimana in leggero ribasso con il rendimento del Treasury decennale che questa mattina tratta a 4,24%, quello del Bund a 2,36% e quello del BTP a 3,67%, mentre sul mercato dei cambi il dollaro rimane sui massimi degli ultimi mesi contro lo Yen a 151,30 mentre perde leggermente contro l’Euro a 1,0840.
Dal fronte macro oggi si attende l’indice Gfk della congiuntura tedesca di marzo, appena usciti in miglioramento a –27,4, mentre nel pomeriggio avremo i dati americani degli ordini di beni di consumo durevoli di febbraio e l’indice della fiducia dei consumatori calcolato dal Conference Board per il mese di marzo.
