02/04/2024

Azionari cauti con rendimenti obbligazionari in rialzo

Il secondo trimestre si apre con Wall Street in leggero ribasso e i mercati asiatici positivi: il mercato americano ha aperto ieri positivamente dopo il dato di venerdì dei prezzi al consumo PCE abbastanza favorevole con l’indice Core in leggera flessione al 2,80%, ma il dato dell’indice ISM del settore manifatturiero significativamente migliore delle attese ha indebolito il mercato obbligazionario ridimensionando le aspettative di riduzioni dei tassi (le probabilità di un taglio in giugno sono ora prezzate al 60%) e l’indice SP500 ha chiuso la giornata in ribasso dello 0,27% a 5240 punti (grafico in asso). 

I principali titoli tecnologici hanno però chiuso in territorio positivo con l’eccezione della Apple che ha perso lo 0,85%: Google ha guadagnato il 3,02%, Facebook l’1,19% e Microsoft lo 0,92%. Debole invece il settore bancario con Bank of America che ha perso l‘1,05% mentre JPMorgan e Wells Fargo hanno chiuso a –0,6%. 

I mercati asiatici hanno visto Tokyo chiudere in leggero rialzo a +0,06% e Seul a +0,20% mentre Hong Kong ha riaperto dopo le festività con u n +1,94% adeguandosi al rialzo di ieri degli indici cinesi domestici dopo i dati macro positivi. 

I mercati obbligazionari europei riaprono oggi con ampie perdite adeguandosi alla correzione dei Treasurys di ieri, che hanno visto il rendimento del decennale americano risalire al 4,32%: il Bund apre sotto di mezzo punto percentuale con il rendimento al 2,35% mentre il BTP tratta a 3,76% in rialzo di quasi 10 basis dalla chiusura di giovedì scorso. 

Positivo il petrolio WTI dopo i dati congiunturali cinesi positivi: apre questa mattina a 84,30 dollari al barile mentre il Brent tratta a 88 dollari. Prosegue il rally dell’oro, questa mattina a 2255 dollari l’oncia sul mercato spot. 

Sul mercato dei cambi l’Euro si indebolisce a 1,0725 mentre lo Yen è invariato a 151,60 sui timori di un intervento della banca centrale giapponese a sostegno della valuta. 

Dal fronte macro oggi si attende la prima stima dell’inflazione tedesca di marzo, mentre dagli Stati Uniti avremo gli ordini all’industria di febbraio e l’indice delle offerte di lavoro Jolts Job Openings in attesa del dato di venerdì della disoccupazione di marzo. 

 

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