MERCATI OBBLIGAZIONARI
Il dato più importante della scorsa settimana era quello di venerdì della disoccupazione USA di settembre, ma la chiusura del governo Federale ha bloccato anche l'attività del Labour Bureau e ci siamo dovuti accontentare di quello calcolato dall'ADP di mercoledì, che ha mostrato una diminuzione di 32 mila occupati.
Il mercato ha dovuto quindi fare a meno dei dati governativi, ma sono giunti in soccorso alcuni dati privati: l'indice ISM del settore dei servizi di settembre venerdì è uscito a quota 50, un po' più debole del previsto.
Il mercato obbligazionario americano ha chiuso la settimana poco mosso: il rendimento del Treasury decennale è finito a 4,12% (grafico in basso).
In leggera discesa il rendimento del BTP decennale al 3,54. Quello del Bund decennale chiude la settimana al 2,70% e l'OAT francese al 3,51%.
Per la prossima settimana l'attenzione dei mercati obbligazionari è puntata sulle minute dell'ultima riunione della Federal Reserve attese mercoledì e quindi sul dato della disoccupazione USA di settembre che forse sarà annunciato venerdì.
MERCATI AZIONARI
La scorsa settimana ha visto gli indici americani segnare nuovi massimi e anche quelli europei chiudere positivamente: l'SP500 ha chiuso venerdì a 6715 (grafico in basso).
La chiusura del governo Federale statunitense con l'assenza di dati macro governativi non ha frenato Wall Street e solo in chiusura di settimana gli indici hanno mostrato una maggiore cautela chiudendo in ribasso: Tesla giovedì ha perso il 5,1% indebolendo il Nasdaq. Gli indici non mostrano ancora segnali che giustifichino aspettative di inversione al ribasso nonostante i fondamentali cendenti, con congiuntura globale in rallentamento e inflazione il leggero aumento: il primo supporto da monitorare per l'SP500 è situato a 6550 punti.
Un indicatore che dovrebbe indurre alla prudenza a parte le valutazioni storicamente elevate è la percentuale di liquidità nei portafogli dei fondi comuni di investimento, scesa a livelli molto bassi: i mercati azionari non invertono il trend rialzista quando aumentato i venditori, ma quando vengono a mancare i compratori e questo indicatore è correlato alla capacità di acquisto degli investitori stituzionali.
La settimana segna l'inizio della stagione delle trimestrali per il terzo trimestre: giovedì sono attese tra le altre quelle di LVMH, Pepsi e Delta Airlines.
CONCLUSIONI