A cura di Claudio Wewel, FX Strategist di J. Safra Sarasin
Dall'inizio di settembre, il prezzo dell'oro è aumentato di altri 300 dollari, raggiungendo quasi i 3.700 dollari per oncia troy. A nostro avviso, una serie di fattori ha contribuito alle recenti dinamiche. In primo luogo, il percorso previsto dalla Fed per i tagli dei tassi di interesse si è notevolmente accentuato, data la recente debolezza dei dati provenienti dal mercato del lavoro statunitense. Recentemente i tassi di interesse hanno influito meno rispetto al passato sulle dinamiche dei prezzi dell'oro, ma continuano comunque a influenzarne l’andamento, insieme all'indebolimento del dollaro. In secondo luogo, il cambiamento radicale delle politiche statunitensi da parte dell'amministrazione Trump continua a sollevare preoccupazioni circa l'integrità delle istituzioni americane, un fattore sostanzialmente favorevole all'oro. In particolare, gli attacchi del Presidente Trump alla Fed si sono intensificati nelle ultime settimane, culminando nel tentativo di destituire Lisa Cook, membro del Consiglio della Federal Reserve, questione che prevediamo sarà risolta dalla Corte Suprema.
Tuttavia, osserviamo che probabilmente esiste un altro elemento importante alla base del recente rialzo dell'oro. Nonostante l'attenzione dell'amministrazione Trump allo sviluppo del settore delle criptovalute (Ordine Esecutivo 14178, GENIUS Act), la performance da inizio anno delle principali criptovalute è stata deludente, con Bitcoin ed Ethereum che hanno registrato risultati inferiori a quelli dell'oro.
Inoltre, l'interesse dell'emittente di stablecoin Tether per gli investimenti legati all'oro non è passato inosservato. Come riportato recentemente dal Financial Times, Tether ha iniziato a investire in società aurifere ed è in trattativa con diverse società che gestiscono royalties sull'oro. Oltre a ciò, i rumors secondo cui Tether avrebbe venduto una parte significativa delle proprie partecipazioni in Bitcoin per investire il ricavato in oro hanno probabilmente fornito un ulteriore sostegno al metallo prezioso, gravando al contempo sulle criptovalute. Sebbene Paolo Ardoino, CEO di Tether, abbia prontamente negato la vendita di Bitcoin, il rapporto sulle riserve di Tether relativo al secondo trimestre mostra un aumento significativo della sua posizione in oro, passata da 6,7 miliardi di dollari nel primo trimestre a 8,7 miliardi di dollari. Questa tendenza potrebbe essere proseguita nelle ultime settimane, stimolando la domanda fisica del metallo prezioso.
La fine di agosto e l'inizio di settembre hanno registrato i maggiori afflussi negli ETF fisici basati sull'oro da aprile, dopo un'estate piuttosto tranquilla. Gli ETF nordamericani hanno registrato afflussi netti complessivi pari a 50 tonnellate nelle ultime due settimane. Anche gli ETF europei hanno registrato ingenti afflussi netti, pari a 23 tonnellate, mentre le posizioni degli ETF asiatici sono rimaste relativamente stabili. Ciò ha coinciso con il calo del premio sull'oro cinese in territorio negativo, sottolineando che la domanda fisica è prevalentemente trainata dagli acquirenti occidentali negli ultimi tempi.
Fino a che punto può arrivare l'attuale rally dell'oro? Siamo propensi a ritenere che l'attuale rally abbia ancora margini di crescita. L'attuale panorama geopolitico e macroeconomico rimane caratterizzato da livelli di incertezza insolitamente elevati. Sebbene sia difficile prevedere fino a quali livelli potrebbe salire l'oro nel 2026, è utile esaminare gli episodi storici in cui l'oro ha registrato forti rialzi.
A differenza delle azioni, l'oro registra periodi di forte rialzo, sovraperformando la maggior parte degli asset rischiosi, ma anche periodi prolungati in cui il metallo prezioso registra un trend al rialzo appena percettibile o addirittura una performance negativa. Dopo la Seconda guerra mondiale, l'oro ha registrato la sua performance più forte negli anni '70, quando ha realizzato un rendimento cumulativo del 1.355%.
Gli anni '70 sono stati seguiti da due decenni durante i quali l'oro ha registrato una performance negativa. Tuttavia, l'oro ha ripreso slancio negli anni 2000, quasi quadruplicando il suo prezzo. Da gennaio 2020, l'oro ha registrato un aumento del 143%
Pertanto, riteniamo che vi sia spazio per un ulteriore rialzo dell'oro. Inoltre, i deflussi dalle criptovalute potrebbero aggiungere un notevole potenziale di rialzo, data la notevole dimensione del mercato delle criptovalute, con una capitalizzazione di mercato di circa 4.000 miliardi di dollari. Infine, osserviamo che i rendimenti più bassi e l'ulteriore svalutazione del dollaro dovrebbero fornire un ulteriore sostegno, mentre le posizioni speculative nette rimangono ben lontane da livelli eccessivi.