Comgest: mercato indiano – una combinazione di crescita economica e redditività solida

{{ $t('Data') }}: {{ $tDate(article.date) }}
{{ $t(article.tipology.selectedTipology) }}
{{ $t('Categoria') }}: {{ $t(article.category.text) }}

A cura di Bhuvnesh Singh, Gestore del fondo Comgest Growth India di Comgest

L’introduzione dei dazi statunitensi ha provocato un’elevata volatilità sui mercati, in particolare nella prima parte dell’anno. Sebbene l’India rimanga relativamente ben posizionata grazie alla sua minore dipendenza dal commercio estero, le società esportatrici—soprattutto nei settori industriale e tecnologico—sono comunque state colpite.

L’ambiente macroeconomico di fondo mostra segnali di debolezza, a seguito di un inasprimento sia fiscale che monetario avvenuto principalmente nel 2024. Tuttavia, questa tendenza potrebbe invertirsi. La liquidità sistemica è migliorata, come riflesso nel calo dell’1 % degli spread OIS a 12 mesi. Anche la spesa pubblica ha registrato un’accelerazione, con una crescita del 54 % su base annua ad aprile maggio, suggerendo un anticipo degli investimenti infrastrutturali. Altri indicatori economici rimangono in gran parte positivi: le entrate dell’IVA (GST) sono cresciute del 12 % nel primo trimestre dell’esercizio 2025-26 e l’indice PMI manifatturiero ha raggiunto a giugno il massimo da 14 mesi, a 58,4. La crescita del credito si è ridotta al 9,5 % (dato di maggio), mentre i depositi sono cresciuti del 10,4 %, ma ci aspettiamo una ripresa grazie al miglioramento della liquidità nel sistema.

L’indebolimento degli indicatori economici ha portato a significative revisioni al ribasso degli utili per azione (EPS): da inizio anno l’EPS dell’indice MSCI India per l’esercizio 2025-26 è stato ridotto del 6 %. Le previsioni di consenso sull’EPS per l’indice ora indicano un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 12 % nei prossimi due anni, in linea con le aspettative di crescita nominale del PIL indiano (10 12 %). Eventuali miglioramenti ciclici dell’economia potrebbero favorire gli utili e, di conseguenza, i mercati.

Il settore delle comunicazioni ha mostrato una buona performance, mentre i beni di consumo primari sono stati tra i segmenti più deboli.

Shriram Finance, importante società finanziaria non bancaria, potrebbe beneficiare delle recenti misure della RBI a favore della liquidità. Il management prevede una crescita a doppia cifra media nel medio termine, con un miglioramento del rendimento degli attivi (RoA) di 20 punti base fino al 3,3 % nei prossimi due tre anni. Le valutazioni risultano interessanti in relazione alla crescita attesa.

HDFC Bank, la maggiore banca privata indiana, ha registrato una crescita contenuta a causa dell’elevato rapporto prestiti/depositi (LDR) successivo alla fusione con HDFC Ltd. La crescita dovrebbe normalizzarsi man mano che l’LDR si riduce, consentendo alla banca di far crescere la base di attivi e l’utile a ritmo sostenuto a partire dall’esercizio 2026-27.

Bharti Hexacom, attiva nei servizi mobili, fissi e a banda larga a marchio Airtel in Rajasthan e nel Nord est dell’India, continua a beneficiare dell’aumento dell’ARPU e della minore intensità degli investimenti. Ci aspettiamo una crescita media annua dell’EBITDA del 18 % e dell’utile netto del 24 % nei prossimi tre anni.

KEC International, tra le principali aziende indiane di ingegneria e costruzione, specializzata nella trasmissione e distribuzione (T&D), sta vivendo una fase ciclica negativa nei segmenti non T&D. Tuttavia, nel medio termine, ci attendiamo una crescita dell’EPS superiore al 40 % grazie al recupero dei margini in corso.

Oberoi Realty, importante sviluppatore immobiliare di Mumbai, ha registrato risultati deboli a causa delle vendite residenziali inferiori alle attese negli ultimi due trimestri. Tuttavia, la forte crescita nel comparto commerciale (uffici e centri commerciali) offre un buon equilibrio. Continuiamo ad apprezzare l’azienda per la qualità del marchio e la solidità del bilancio.

Varun Beverages, imbottigliatore di Pepsi in India, potrebbe registrare un primo trimestre FY26 più debole del previsto a causa dell’arrivo anticipato dei monsoni. Il Q1 è un trimestre chiave, rappresentando circa il 40 % dei volumi per la domanda elevata durante la stagione calda. Riteniamo che il potenziale a lungo termine rimanga solido, viste le basse cifre di consumo pro capite in India.

MakeMyTrip, è la più grande agenzia di viaggi online in India, con una quota del 50 % nella biglietteria aerea online, del 60 % nelle prenotazioni alberghiere e del 75 % nei biglietti per autobus. Riteniamo che l’azienda sarà tra i principali beneficiari della crescita nei consumi legati a viaggi e tempo libero in India.

Bajaj Finance, la principale società finanziaria non bancaria privata indiana, con un attivo pari a 4.000 miliardi di INR (47 miliardi USD è focalizzata sul credito al consumo, con prestiti ai consumatori e mutui che rappresentano circa l’80 % del patrimonio gestito. Bajaj Finance è nota per l’efficacia operativa, avendo mantenuto una crescita robusta senza compromettere i rendimenti.

Riteniamo che la correzione dell’indice MSCI India dal 30 settembre 2024 faccia parte della normale volatilità dei mercati azionari. Nel medio termine, l’India rimane ben posizionata grazie a un bilancio sano, tassi reali positivi, politiche stabili e demografia favorevole. La combinazione di crescita economica e redditività solida continua ad ampliare l’universo investibile, offrendo agli investitori una vasta gamma di società di qualità. Per investitori orientati alla crescita di qualità, la combinazione di espansione economica e alto rendimento sul capitale investito (RoIC) rende il mercato indiano particolarmente interessante.

Nel breve termine, i fattori globali—soprattutto dazi, prezzi del petrolio e movimenti valutari—potrebbero generare volatilità. Tuttavia, la solida posizione geopolitica dell’India dovrebbe permetterle di gestire bene il contesto attuale.

 

 

{{ tag }}