Comgest: India, ben posizionata nel medio periodo

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A cura di Bhuvnesh Singh, Gestore del fondo Comgest Growth India di Comgest

Nel terzo trimestre dell’anno, i mercati indiani hanno registrato un andamento negativo. L’indice di riferimento del portafoglio, l’MSCI India, ha chiuso in calo del 7,6% in USD (e del 7,7% in EUR).

I principali temi macroeconomici del trimestre sono stati la razionalizzazione delle tariffe doganali e della GST (Goods and Services Tax, l’IVA locale). Gli Stati Uniti hanno imposto dazi del 50% sulle esportazioni indiane; i negoziati sono ancora in corso e si prevede maggiore chiarezza nei prossimi trimestri. Se non risolta, una pressione tariffaria prolungata potrebbe ridurre la crescita dello 0,6-0,8%. L’incertezza è aumentata anche a seguito dell’annuncio di norme più severe per i visti H1B e di dazi del 100% sui farmaci di marca e brevettati importati negli Stati Uniti, creando venti contrari per i settori IT e farmaceutico, due dei principali esportatori dell’India.

Sul fronte interno, le aliquote GST sono state ridotte in diverse categorie per stimolare i consumi, favorendo sia il settore dei beni di prima necessità che quello discrezionale.

La crescita del PIL indiano per il secondo trimestre del 2026 è stata del 7,8% su base annua, in aumento rispetto al 7,4% del trimestre precedente. Nella riunione di agosto, la Banca centrale indiana (RBI) ha confermato le previsioni di crescita del PIL per l’anno fiscale 2026 al 6,5%. L’inflazione si è moderata verso il limite inferiore dell’intervallo obiettivo del 4% ± 2% della RBI, consentendo una politica monetaria più espansiva, pur riducendo la crescita nominale del PIL nel breve periodo. La politica rimane favorevole alla crescita, sostenuta da un significativo allentamento della liquidità, 100 punti base di tagli dei tassi quest’anno e dalla riduzione delle aliquote GST e dell’imposta sul reddito. La crescita del credito bancario è migliorata al 10,2% su base annua e si prevede possa raggiungere l’11–12% entro fine anno.

I premi di valutazione dell’India rispetto ai mercati emergenti si sono normalizzati verso le medie di lungo periodo. Ci attendiamo che i rendimenti futuri siano trainati dalla crescita degli utili, con rendimenti in USD a doppia cifra possibili nel medio-lungo periodo.

Il settore dei beni di consumo discrezionali ha registrato buone performance, mentre industriali e immobiliare sono risultati tra i più deboli.

Shriram Finance, una grande società finanziaria non bancaria specializzata nel finanziamento di veicoli commerciali usati, ha registrato un calo nel trimestre. Tuttavia, i fondamentali restano solidi: il management prevede una crescita annuale a due cifre medio-basse nel medio periodo e un miglioramento del rendimento delle attività di 20 punti base, al 3,3% nei prossimi due o tre anni. Anche i margini sono attesi in crescita di circa 30 punti base nei prossimi tre o quattro trimestri, grazie all’allentamento dei tassi di interesse.

CMS Info, uno dei principali outsourcer del settore bancario, dovrebbe registrare una crescita contenuta a una cifra media, ancora penalizzata dal fallimento del concorrente AGS Transact. Nonostante l’incertezza di breve periodo, CMS dovrebbe beneficiare di un aumento della quota di mercato. Sebbene l’azienda operi in un segmento a crescita più lenta (12-14%), il suo profilo di margine, la generazione di cassa e il team di gestione solido continuano a supportarne il caso di investimento di qualità.

Eternal, leader di mercato indiano nella consegna di cibo e nel quick commerce, ha indicato che la redditività potrebbe migliorare se la concorrenza dovesse restare stabile. Inoltre, i margini potrebbero aumentare di un ulteriore 1% con il passaggio da un modello 3P a 1P. Tuttavia, l’azienda ha confermato che darà priorità alla quota di mercato rispetto alla redditività. Il management prevede una stabilizzazione o un miglioramento della crescita degli ordini nel food delivery, con un valore lordo degli ordini in crescita del 15% nel FY26 e forse fino al 20% successivamente.

Maruti Suzuki, principale produttore di automobili a quattro ruote con oltre il 40% del mercato domestico, dovrebbe beneficiare dei tagli fiscali per il settore auto. Il management prevede una ripresa ciclica della domanda, in particolare per le utilitarie. Nel breve periodo, i fattori trainanti del consumo includono tassi fiscali più bassi, nuovi modelli e crescita delle esportazioni, anche se nel lungo periodo la concorrenza rimarrà intensa, soprattutto nei segmenti SUV e veicoli elettrici.

Bajaj Finance, la principale società finanziaria privata non bancaria in India, con 47 miliardi di USD di attività. Concentrata sul credito al consumo e sui mutui, che rappresentano circa l’80% degli attivi in gestione, Bajaj Finance è ben posizionata per beneficiare della ripresa dei consumi attesa grazie al recente sostegno politico.

La correzione del 13% in USD (e del 18% in EUR) dell’indice MSCI India da settembre 2024 riflette valutazioni iniziali elevate, un rallentamento ciclico della crescita domestica che ha portato a revisioni al ribasso degli utili per l’esercizio 2026, e un aumento delle incertezze globali. Nel medio periodo, tuttavia, l’India rimane ben posizionata, grazie a un bilancio solido, tassi di interesse reali positivi, una politica stabile e demografia favorevole.

Nel breve termine, il rischio principale resta legato a fattori globali, in particolare dispute tariffarie e tensioni geopolitiche crescenti, anche se una risoluzione più rapida con gli Stati Uniti sulle tariffe rappresenterebbe lo scenario migliore.

Con le valutazioni ora normalizzate, riteniamo che il mercato possa seguire l’andamento della crescita degli utili. La nostra strategia resta invariata: un approccio bottom-up orientato verso aziende di alta qualità con solide prospettive di utili e valutazioni ragionevoli.

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