Candriam – USA ed Europa allineati: correzione o rally in arrivo?

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I segnali economici rimangono contrastanti, tuttavia, gli asset di rischio continuano a guadagnare terreno, sostenuti da condizioni di liquidità più favorevoli e dalle aspettative di sostegno da parte delle banche centrali. Dopo mesi di esitazione, l'Europa e gli Stati Uniti sono tornati a muoversi nella stessa direzione, verso un cauto allentamento. Nel frattempo, gli investitori stanno cercando di capire se questo allineamento sia il preludio a una correzione a breve termine o l'inizio di una nuova fase di rialzo trainata dalla liquidità. La nostra convinzione resta risk-on, poiché i fondamentali e i fattori tecnici confermano una view costruttiva per le azioni ed è probabile che la tendenza rialzista prosegua nel medio termine.

VOLATILITÀ A BREVE TERMINE IN UN CONTESTO CICLICO INCERTO
Attualmente gli indicatori dell’attività economica segnalano un rallentamento.
L'occupazione è l'area oggetto di maggiore attenzione. Lo slancio nelle assunzioni si sta progressivamente esaurendo, ma non si registrano ancora significative perdite di posti di lavoro. I nostri modelli indicano che l'indebolimento dell’occupazione tende solitamente ad anticipare una contrazione dei posti di lavoro di uno o due trimestri. Ciò suggerisce un rallentamento futuro, ma non un'imminente recessione.
Per le famiglie, la vera sfida giungerà nel 2026, quando l'impatto cumulativo dei dazi inizierà a erodere il potere d'acquisto. Per ora, la crescita dei salari nominali rimane leggermente superiore all'inflazione attuale e il positivo effetto ricchezza derivante dall'aumento dei prezzi degli asset continua a sostenere la spesa. Pertanto, i consumi reggono, non perché i fondamentali stanno migliorando, ma perché l'adeguamento è stato ritardato.
I mercati finanziari, tuttavia, stanno già prezzando cosa accadrà in futuro. Le azioni hanno esteso il loro rally fino all'inizio di ottobre, riflettendo la convinzione che il sostegno delle politiche supererà qualsiasi temporanea debolezza dell'attività economica. Gli spread creditizi rimangono su livelli storicamente contratti e la volatilità resta contenuta.
La stagione degli utili del terzo trimestre assume grande importanza. Gli analisti prevedono nel complesso una crescita nella fascia media dei valori a singola cifra, trainata in particolare dal settore tecnologico. Finora, è stata la resilienza degli utili, e non ancora la liquidità, a spiegare gran parte della solidità del mercato. In questa stagione degli utili, gli investitori presteranno particolare attenzione alla forward guidance per il 2026, al fine di valutare come le società percepiscono l'impatto dei dazi sui costi e sulla domanda.
In sintesi, il breve termine rimane ciclico e incerto. La combinazione di un aumento dell'inflazione, di dati incompleti e di un rally esteso lascia intravedere una fase di volatilità momentanea. Tuttavia, il contesto macro di fondo, con il ritorno della disinflazione nel 2026, l'allentamento delle banche centrali e una graduale espansione fiscale, continua a favorire gli asset di rischio una volta dissipata l’incertezza.

LA STABILITÀ DELL'EUROPA E LE PROSPETTIVE DI MEDIO TERMINE
La situazione in Europa è sempre più costruttiva. La crescita rimane modesta, ma con una tendenza positiva al rialzo dall'inizio dell'anno. L'inflazione sta diminuendo verso il 2%, dando alla BCE la libertà di mantenere una politica accomodante, e la politica fiscale sta diventando un fattore favorevole piuttosto che un freno: il pacchetto di stimoli tedesco e gli investimenti dell'UE per la ripresa dovrebbero sostenere la domanda fino al 2026. Di conseguenza, il sentiment è leggermente migliorato rispetto ai minimi di fine estate. Alla luce di questo, abbiamo una view costruttiva sulla regione.
Nell’obbligazionario, i rendimenti dei Bund tedeschi a 10 anni oscillano tra il 2,6% e il 2,8%, con una volatilità ai minimi pluriennali. I rendimenti aggiustati per il tasso di cambio rimangono interessanti rispetto agli Stati Uniti, incoraggiando i flussi internazionali. I mercati del credito mostrano dinamiche simili. Gli spread investment grade vicini ai 75 pb e quelli high yield intorno ai 280 pb offrono un potenziale di rialzo limitato ma un carry stabile. La dinamica dei rating è ancora positiva, le emissioni sono regolari e la domanda di rendimento da parte degli investitori persiste. Manteniamo una duration lunga sui Bund tedeschi.

IMPLICAZIONI PER GLI INVESTIMENTI
Insieme, questi elementi delineano un contesto ancora trainato dalla crescita degli utili, ma sempre più sostenuto dal miglioramento delle condizioni di liquidità. La stagione degli utili del terzo trimestre sarà un banco di prova per verificare se la redditività è in grado di sostenere le attuali valutazioni. Se gli utili dovessero mantenersi solidi mentre la politica viene allentata, la transizione dalla resilienza ciclica all'espansione a medio termine, ovvero l'inizio di un'impennata dei mercati, potrebbe seguire in modo naturale.
Manteniamo quindi un sovrappeso sulle azioni, con un'allocazione bilanciata tra Stati Uniti, Eurozona, Giappone e mercati emergenti. Il momentum positivo è trainato da tecnologia e industriali, mentre l'allentamento delle pressioni sul settore healthcare rappresenta un elemento favorevole.
Nell’obbligazionario, rimaniamo costruttivi sulla duration dell'Europa core (Germania), mentre nel credito continuiamo a preferire l'investment grade europeo.
Sul fronte delle valute, preferiamo lo yen giapponese e manteniamo posizioni long selettive sulle valute dei paesi emergenti, restando al contempo sottopesati sul dollaro USA. Il recente posizionamento su un dollaro USA più debole e un oro più forte appare in qualche modo eccessivo. Con il rally azionario, le minori tensioni geopolitiche e i dubbi sulla dinamica economica europea, alcune di queste posizioni potrebbero essere liquidate nel breve termine.

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