Il rendimento del Bund decennale ha chiuso ieri a -0,17% superando il massimo di inizio 2020 prima dello scoppio della pandemia (grafico in basso). Dopo due anni in territorio negativo ci sono elementi per temere un ritorno sopra lo zero entro la fine dell'anno e la fine del trend discendente di lungo termine dei rendimenti decennali. Sinora gli investitori accettavano rendimenti negativi scommettendo sul capital gain, ma ora le prospettive di un apprezzamento dei Bund appaiono modeste e pertanto la domanda sarà inesistente con rendimenti in territorio negativo.Sinora le perdite in termini di prezzo del Bund sono state modeste rispetto a quelle dei Treasurys a lungo termine, che nel primo trimestre hanno subito una correzione storicamente notevole, forse perchè la ripresa delle economie eruopee è stata molto più modesta o forse perchè i governi europei sono molto più lenti nell'approvazione di stimoli fiscali rispetto all'Amministrazione Biden. E' però in arrivo finalmente il piano di 750 miliardi di euro di stimoli fiscali dell'Unione Europea con conseguente aumento dell'offerta di titoli: la BCE certamente assorbirà gran parte dell'offerta visto che nelle ultime tre settimane di aprile ha aumentato gli acquisti settimanali a 112 miliardi di euro rispetto ai 87 miliardi delle tre settimane precedenti, ma il fatto che i rendimenti siano saliti nonostante questi acquisti imponenti significa che la banca centrale è l'unico acquirente in circolazione.Mentre l'economia americana cresceva del 6,4% nel primo trimestre di quest'anno l'area euro vedeva il PIL scendere marginalmente per il secondo trimestre di fila, ma le prospettive per i prossimi trimestri sono molto più robuste grazie alla normalizzazione della situazione sanitaria.Un altro fattore che potrebbe riportare in territorio positivo i rendimenti è il cambiamento dello scenario politico in Germania: dopo anni di bilanci in attivo che hanno determinato un fattore scarsità per i titoli tedeschi una maggioranza del Partito dei Verdi alle elezioni di settembre porterebbe un futuro di politiche fiscali meno restrittive.L'inflazione nell'area euro rimane al momento modesta allo 0,77% se guardiamo all'indice "core", ma vista l'esplosione dei prezzi delle commodities e la congiuntura in miglioramento è lecito attendersi un prosgressivo aumento nel corso dell'anno e la BCE si chiederà certamente se è necessario procedere con il piano di acquisti di titoli.Sono quindi molteplici i fattori che inducono a prevedere un ritorno dei rendimenti dei decennali tedeschi sopra allo zero nel corso dell'anno, con conseguenze negative anche per i mercati periferici, l'italiano in primis.
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