Secondo quanto annunciato oggi da Eurostat i prezzi al consumo nell’area euro sono diminuiti dello 0,28% in novembre rispetto al mese precedente e dell’1,0% sullo stesso mese del 2018, in accelerazione dallo 0,73% di ottobre: i dati non sono destagionalizzati e l’indice scende con regolarità nel mese di novembre, ma quest’anno la flessione è stata la metà di quella del novembre 2018 e questo spiega l’aumento del tasso tendenziale.
La variazione mensile dell’indice che esclude i prezzi energetici, degli alimentari e dei tabacchi è stata pari a -0,52% rispetto al mese precedente e dell’1,33% tendenziale rispetto all’1,07% di ottobre. E’ la variazione più elevata dall’ottobre 2015.
La differenza tra la variazione dei due indici è legatta alla flessione tendenziale del 3,2% dei prezzi dell’energia (carburanti e utilities), che hanno un peso del 10% all’interno dell’indice globale.
I prezzi degli alimentari, che hanno un peso del 19%, sono aumentati del 2,0%, appena sopra all’1,9% dei servizi, che hanno un peso del 44,4%. Il rialzo dei prezzi è come sempre limitato dall’incremento dei prezzi dei beni di consumo, pari a 0,4% tendenziale: hanno un peso del 26,3% all’interno dell’indice.